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No, la proposta di divieto di cani nei parchi a Milano non è nata da una «pretesa degli islamici»

No, la proposta di divieto di cani nei parchi a Milano non è nata da una «pretesa degli islamici»

7 febbraio 2025
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  • Circola la notizia secondo cui il Garante del verde del Comune di Milano avrebbe proposto di vietare l’ingresso ai cani nei parchi pubblici «per ubbidire alla pretesa degli islamici» che lo considerano un animale impuro. 
  • Il Garante del Verde aveva invece fatto la proposta per la salvaguardia della biodiversità e la tutela della fauna.
  • La proposta è stata poi respinta dall’assessora al verde di Milano.

Il 4 febbraio 2025 è stato pubblicato un post su X in cui si legge che a Milano il Garante del verde avrebbe vietato i cani nei parchi «per ubbidire alla pretesa degli islamici di non avere sotto gli occhi un animale impuro come il cane».

Si tratta di un contenuto fuorviante, che diffonde una notizia falsa.

Lo scorso 3 febbraio il Garante del verde del suolo e degli alberi di Milano, figura predisposta a controllare l’operato del Comune sulla tutela del verde pubblico e dell’ambiente, ha avanzato la proposta di vietare «l’accesso alle aree verdi agli animali di affezione e in particolare ai cani ove non espressamente permesso», come si legge nel testo ufficiale, pubblicato nel report 2024 dell’attività del Garante (articolo 24, pagina 23).

Il motivo di questa proposta non c’entra in nessun modo con la religione, ma, continua il documento, è legato alla «salvaguardia della biodiversità, la tutela della fauna selvatica e per evitare danni alle piante erbacee, arbustive e arboree». Non solo, ma anche per la prevenzione di «danni agli impianti di irrigazione e della tutela della salute dei cani», minacciata dai forasacchi e dai semi delle graminacee.

La proposta, però, è stata respinta dall’assessora al Verde Elena Grandi, che ha definito «impensabile» vietare l’accesso dei cani nelle aree verdi.

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