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Enrico Mentana non ha detto che «bisogna nascondere gli sbarchi e i crimini dei migranti, per rendere meno grave il problema»

Enrico Mentana non ha detto che «bisogna nascondere gli sbarchi e i crimini dei migranti, per rendere meno grave il problema»

3 settembre 2020
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Il 31 agosto 2020 su Facebook è stata pubblicata un’immagine che mostra una foto del giornalista Enrico Mentana e riporta una sua presunta dichiarazione. Si legge: «Bisogna nascondere gli sbarchi e i crimini dei migranti, per rendere meno grave il problema».

Questa dichiarazione è priva di riscontri ed è stata smentita dal giornalista sul proprio profilo ufficiale su Instagram.

Post pubblicato su Facebook il 31 agosto 2020 – Notizia falsa

Dopo le dimissioni del governo Conte I, in uno speciale del TgLa7 andato in onda il 22 agosto 2019, Mentana aveva commentato in diretta in studio le consultazioni al Quirinale tra il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e le forze politiche. Il giornalista aveva ipotizzato la futura strategia comunicativa del nuovo esecutivo sul tema dell’immigrazione, credendo sarebbe stata diversa da quella utilizzata dal governo precedente che aveva visto Matteo Salvini (leader della Lega) ricoprire il ruolo di ministro dell’Interno.

Mentana aveva detto (min. 02:04:15): «Sui migranti, è evidente che la linea è di parlarne il meno possibile, sperando di poter mettere in atto, tacendo, in maniera non conclamata, una politica tale da rendere meno grave e meno evidente il problema. È chiaro che se il ministro dell’Interno di turno – diciamo in generale, ma ce n’è stato solo uno che l’ha fatto – tutti i giorni dice “stanno sbarcando ma i porti sono chiusi”, o “un senegalese a Viterbo ha fatto questa cosa, via!”, oppure “sterilizzate quello che ha tentato di abbordare quella ragazza italiana”, è chiaro che l’alternativa a questo è il silenzio, non una politica papista, quella dell’accogliamoli tutti. È chiaro che la politica è in difficoltà su questo per il dopo Salvini, ammesso che ci sia un dopo Salvini».

In quell’occasione, dunque, il direttore del TgLa7 non ha mai sostenuto che «gli sbarchi» o «i crimini dei migranti» siano da nascondere «per rendere meno grave il problema».

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