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No, Fanpage non ha usato la foto di un malato terminale per mostrare un palestinese incarcerato da Israele

No, Fanpage non ha usato la foto di un malato terminale per mostrare un palestinese incarcerato da Israele

12 febbraio 2025
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  • La testata giornalistica Fanpage è stata accusata su X di aver diffuso «la bufala del terrorista emaciato spacciando la foto di un malato terminale».
  • È una tesi infondata diffusa da account israeliani.
  • La foto ritrae un palestinese prigioniero in Israele e ora liberato come parte dell’accordo per il cessate il fuoco tra il governo israeliano e Hamas.

Il 10 febbraio 2025 la testata giornalistica Fanpage è stata accusata da un utente su X di aver diffuso «la bufala del terrorista emaciato spacciando la foto di un malato terminale». Sul post X è condiviso anche l’articolo di Fanpage contenente la foto in questione.

La notizia è falsa.

Il 10 febbraio 2025 Fanpage ha pubblicato un articolo intitolato “Prima e dopo la detenzione nel carcere di Israele: la drammatica trasformazione del prof di Gaza”, che racconta la storia di «Ibrahim Mohammad Khaleel al-Shaweesh, uno dei 183 prigionieri rilasciati sabato (8 febbraio, ndr) dalle carceri israeliane come parte dell’accordo di cessate il fuoco tra Tel Aviv e Hamas». 

Fanpage riporta anche il video, pubblicato il 9 febbraio 2025 da Middle East Eye, giornale britannico online specializzato in Medio Oriente, di al-Shaweesh in cui «sostiene di aver subito vari tipi di maltrattamenti, tra cui scosse elettriche e l’impiego di cani». La stessa informazione è stata riportata in Italia anche da RaiNews.

La notizia, con il relativo video e le foto dell’uomo emacinato, è stata data, sempre il 9 febbraio 2025, da media arabi, tra cui l’agenzia di stampa palestinese e Al Jazeera.

Come riportato da Al Jazeera, al-Shaweesh (la dicitura può cambiare in “Al-Shawish”) è un insegnante di una scuola secondaria della città palestinese Beit Hanoun, che è stato arrestato il 10 dicembre 2023 mentre si trovava in un rifugio nel nord di Gaza. 

Dopo che è stata diffusa la video-testimonianza di al-Shaweesh, scrive Al Jazeera, alcuni account israeliani su X hanno iniziato a diffondere la notizia che quell’uomo fosse in realtà un malato terminale, e non un ostaggio di Israele. A prova di questa tesi è stato presentato un documento del governo israeliano con i nomi di 736 prigionieri palestinesi rilasciati nella prima fase, dove il nome di al-Shaweesh non compare.

Ma, spiega sempre Al Jazeera, quel documento riguarda solo i prigionieri condannati da un tribunale israeliano, «e non ha nulla a che vedere con i prigionieri della Striscia di Gaza, che sono migliaia e vengono rilasciati progressivamente durante i giorni dello scambio». Inoltre, non viene fornita da chi ha diffuso sui social media questa tesi alcuna prova per dimostrare che quell’uomo sia in realtà un paziente malato terminale. Effettuando poi una ricerca inversa per immagini, non risulta comparire alcun collegamento tra la foto dell’uomo e la storia di malato terminale, né una presenza online dell’immagine precedente all’8 febbraio 2025, data del rilascio.

Infine, il nome di Ibrahim al-Shaweesh compare effettivamente nell’elenco dei prigionieri rilasciati da Israele l’8 febbraio (al numero 59 della lista) e pubblicato dall’Autorità palestinese per gli Affari dei Prigionieri. Esiste inoltre una testimonianza diretta che associa il volto dell’uomo in foto al nome di Ibrahim al-Shaweesh: è quella del giornalista investigativo gazawi Mohamed Alzanin che su X ha dichiarato di conoscere personalmente l’ormai ex prigioniero e di essere stato un suo studente ai tempi del liceo.

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