Il 16 marzo 2024 il sito web del quotidiano Il Mattino ha pubblicato un articolo intitolato “Mio figlio è un gatto ma il veterinario non l’ha voluto curare, l’ha discriminato”. L’articolo, come si legge nel testo, riprende un video pubblicato su TikTok da «una mamma statunitense», Kass Theaz, in cui la donna «ha spiegato che un veterinario ha deciso di non curare il figlio che si identifica come gatto».
Dopo aver collegato questa storia alla disforia di genere, ovvero l’incongruenza e il malessere percepiti da chi sente la sua identità di genere diversa dal sesso anatomico, Il Mattino racconta che «il bambino si sente un animale» e che dunque «dovrebbe essere trattato come tale». Ciò prevederebbe anche che, in caso di problemi di salute, «il bimbo-gatto debba essere portato da un veterinario».
Si tratta di un contenuto nato con intento satirico, frainteso dagli autori dell’articolo.
L’articolo fa riferimento a un video pubblicato il 6 marzo 2023 (quindi oltre un anno prima rispetto all’articolo) da Kass Theaz, proprietaria di un account TikTok chiaramente contrassegnato come satirico. Lo stesso video è stato pubblicato con l’hashtag #satire.
Il filmato era al tempo diventato virale (oggi conta oltre 7 milioni di visualizzazioni su TikTok), ed è stato ricondiviso qualche giorno fa anche dall’influencer di estrema destra Ben Shapiro, che lo aveva utilizzato per segnalare la necessità di «limitare il diritto di voto». Questo è un caso di scuola di ciò che viene definito “stolen satire” (satira rubata), ovvero un contenuto satirico presentato senza il contesto necessario alla sua comprensione e utilizzato più o meno volontariamente per scopi ideologici.
Contattata dai colleghi di Usa Today, la persona dietro l’account aveva spiegato di aver realizzato «un video ovviamente satirico» e opportunamente contrassegnato come tale per mostrare «quanto facilmente si diffondano le informazioni false e quanto poco le persone effettuino davvero ricerche».