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Filiberto Mastrapasqua non era il poliziotto «infiltrato» nella manifestazione “no green pass” di Roma

Filiberto Mastrapasqua non era il poliziotto «infiltrato» nella manifestazione “no green pass” di Roma

13 ottobre 2021
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Il 13 ottobre 2021 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare le informazioni contenute in un post pubblicato il 10 ottobre su Facebook, secondo cui il «poliziotto infiltrato» nella manifestazione “no green pass” del 9 ottobre 2021 a Roma sarebbe Filiberto Mastrapasqua, «primo dirigente del commissariato di Polizia di Stato “Prati” da aprile 2019».

La notizia della presenza di un agente sotto copertura durante la manifestazione romana (poi sfociata nell’assalto alla sede della Cgil) era circolata fin da subito nelle chat Telegram degli attivisti contrari al green pass, insieme a un video che mostrava un uomo con mascherina e occhiali da sole mentre partecipava alle azioni dei manifestanti contro una camionetta della Polizia, per poi collaborare ad un arresto operato dalla Polizia stessa. 

Secondo il post oggetto della segnalazione, Mastrapasqua combacerebbe al «95 per cento» con l’uomo ritratto nei filmati, anche per via di un «padiglione auricolare identico».

Si tratta di una notizia falsa, dal momento che l’agente sotto copertura non è Filiberto Mastrapasqua. 

Innanzitutto, Filiberto Mastrapasqua è realmente il dirigente del commissariato di Roma “Prati”, insignito nel 2009 dell’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica italiana. L’uomo ritratto nel video è un agente di polizia, ma non ha nulla a che fare con Mastrapasqua, che al quotidiano la Repubblica ha confermato di essere stato «a riposo» nella giornata del 9 ottobre. 

A confermarlo ulteriormente è stata la Questura di Roma, che in una nota emanata l’11 ottobre ha fatto sapere che «si è spontaneamente presentato in Questura il poliziotto ripreso in un video mentre colpisce un manifestante; dello stesso agente sono circolate altre immagini mentre si trova tra i manifestanti a Piazzale Flaminio lo scorso sabato pomeriggio» e che «il poliziotto sarà segnalato all’Autorità Giudiziaria che ne valuterà l’operato». 

Secondo le parole della Questura, un post circolato nelle ore successive alla manifestazione riconduceva tali condotte ad un dirigente della Polizia di Stato, il quale è invece risultato del tutto estraneo ai fatti e il suo autore «è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di diffamazione e calunnia».

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