Il 26 luglio del 2024 è stata pubblicata su Facebook una foto di una saltatrice con l’asta, in cui si vedono i genitali maschili spuntare sotto i pantaloncini sportivi. La didascalia del post recita: «Parigi 2024, salto con l’asta LGBTQ¥™¢π¶. Ufficialmente è la squadra femminile ma si sa, è uno sport dove ci vogliono le palle!».

Si tratta di un’immagine modificata, che veicola una notizia falsa.

La foto non è stata scattata alle Olimpiadi di Parigi ma il 13 agosto del 2013 durante i campionati mondiali di atletica leggera a Mosca. Nello scatto originale i genitali maschili non compaiono.  

L’atleta ritratta è la russa Yelena Isinbayeva, che si è ritirata nel 2016 dopo una lunga carriera costellata di record e successi: ha vinto due volte la medaglia d’oro olimpica (nel 2004 e nel 2008) e tre volte quella mondiale. Attualmente Isinbayeva fa parte della Commissione Atleti del Comitato olimpico internazionale, l’ente che organizza i giochi olimpici, ma la sua figura è criticata e controversa da tempo. È infatti una convinta sostenitrice di Vladimir Putin, ha espresso posizioni omolesbobitransfobiche e nel febbraio del 2023 è stata inclusa dall’Ucraina nella lista di persone sanzionate per il loro sostegno all’invasione russa del Paese, lanciata dal Cremlino il 24 febbraio del 2022.  

Inoltre, la Russia è stata esclusa dalle competizioni sportive internazionali proprio dopo l’invasione dell’Ucraina. Gli atleti possono partecipare a titolo individuale, a patto che non siano affiliati all’esercito o ai servizi segreti e non abbiano mai sostenuto pubblicamente l’aggressione dell’Ucraina.Più in generale, la foto manipolata di Isinbayeva fa parte di un filone disinformativo misogino e transfobico che nel corso di queste Olimpiadi ha colpito diverse atlete, su tutte la pugile algerina Imane Khelif e quella taiwanese Lin Yu-ting.