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La foto di questa nuotatrice è stata modificata per veicolare un messaggio transfobico

La foto di questa nuotatrice è stata modificata per veicolare un messaggio transfobico

29 luglio 2024
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Il 28 luglio 2024 su Facebook è stata pubblicata la foto di una donna con i capelli neri e il costume da bagno arancione, che all’altezza della vulva sembra fare sfoggio della scritta «Not a dude», traducibile in italiano con «Non un uomo». Secondo chi ha condiviso la foto, si tratterebbe di «un messaggio sulla partecipazione di uomini alle gare femminili senza urlarlo».

La stessa immagine è stata condivisa il 29 luglio dall’ex senatore della Lega Simone Pillon, che l’ha così descritta: «Diverse nuotatrici olimpiche hanno indossato il costume con una scritta posizionata strategicamente a specificare che “Not a dude”, non sono un ragazzo. Belle, brave e ironiche. Apprezzo moltissimo. Di questi tempi andrebbe resa obbligatoria, magari illuminata a led. Voi che dite?»

Si tratta di una foto modificata e utilizzata per diffondere una notizia falsa. 

Innanzitutto, il riferimento del post è alla partecipazione di atlete transgeder alle competizioni sportive femminili, un argomento da tempo al centro di polemiche e controversie. La posizione del Comitato olimpico internazionale, a tal proposito, non è ancora ben definita e la decisione di ammettere o meno atleti e atlete transgender alle gare di Parigi 2024 è stata demandata alle singole organizzazioni sportive.

Veniamo ora all’immagine condivisa su Facebook. La nuotatrice ritratta nella foto non esiste, ma è il risultato della manipolazione della foto reale di un’atleta – non siamo in grado di risalire alla sua identità – che è stata prima alterata con l’aggiunta della scritta «Not a dude» (marzo 2024) e infine resa irriconoscibile con l’utilizzo di un software di intelligenza artificiale (giugno 2024). Il supporto dell’IA appare evidente dalla conformazione delle dita, che come abbiamo spiegato in passato sono ancora uno dei punti deboli dell’intelligenza artificiale generativa.

La foto originale, dunque, non contiene alcun messaggio transfobico ed è stata sfruttata per fini propagandistici.

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