Il 9 gennaio 2024 è stato pubblicato su Facebook lo screenshot di un presunto post su X che Giorgia Meloni avrebbe pubblicato lo stesso giorno. La presidente del Consiglio avrebbe scritto: «La tragedia di Acca Larentia non può essere pretesto per manifestazioni nostalgiche che una Destra moderna rifugge con nettezza. La Nazione è una e democratica. Il Governo si riconosce nella Costituzione e la difenderà da qualunque estremismo. Nessun fraintendimento è possibile.». L’immagine è accompagnata da un commento, scritto dall’autore del post, che recita: «Gioggia alla fine parló».

Il riferimento è alla commemorazione annuale svoltasi nel tardo pomeriggio del 7 gennaio 2024 a Roma per ricordare la cosiddetta strage di Acca Larentia, quando tre militanti neofascisti furono uccisi il 7 gennaio 1978 davanti all’allora sede del Movimento Sociale Italiano (MSI) in via Acca Larentia. Durante la cerimonia diverse decine di persone vestite di nero, radunate per l’occasione, hanno fatto per tre volte il saluto fascista, con il braccio destro teso verso l’alto, al grido «presente». Le opposizioni politiche in Parlamento hanno condannato il fatto e chiesto parole di condanna anche da parte della presidente del Consiglio. Ad oggi Palazzo Chigi non ha rilasciato alcun comunicato ufficiale su quanto accaduto durante la cerimonia a Roma.

Il contenuto oggetto di verifica è nato con intento ironico ma è stato poi ripreso fuori dal suo contesto originario e creduto reale.

Innanzitutto, sul profilo ufficiale X di Giorgia Meloni non compare il tweet presente nello screenshot. Inoltre, nessun giornale ha ripreso questo presunto contenuto social della presidente del Consiglio sulla commemorazione del 7 gennaio 2024 della strage di Acca Larentia.

L’immagine del post di Meloni è stata invece originariamente diffusa su X il 9 gennaio dal giornalista e autore satirico Luca Bottura per ironizzare sulla mancata presa di posizione della presidente del Consiglio sui fatti accaduti a Roma durante la commemorazione. Sempre su X lo stesso Bottura ha affermato appunto di aver creato il tweet inventato di Giorgia Meloni con intenti satirici.