Il 18 novembre 2024 è stato pubblicato un post su X in cui si legge che «Hamas (organizzazione politica e militare palestinese, ndr) ha rapinato con violenza 97 camion di aiuti umanitari inviati da Israele a Gaza». In allegato al post c’è lo screenshot di un comunicato dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente (Unrwa), che – secondo chi pubblica – avrebbe risposto «accusando Israele e affermando che sta violando il diritto internazionale, senza nemmeno menzionare Hamas».
Non ci sono prove a sostegno dell’affermazione sostenuta nel post in analisi.
Il 16 novembre 2024, 97 camion di aiuti umanitari – forniti dall’Unrwa e dal Programma Alimentare Mondiale (WPF) delle Nazioni Unite – sono stati saccheggiati nel sud di Gaza. A fucile puntato, gli autisti sono stati costretti a scaricare i camion, gli operatori umanitari sono stati feriti e i veicoli sono stati danneggiati.
Ad oggi non risultano esserci prove fornite da fonti indipendenti del fatto che il saccheggio sia stato realizzato dal gruppo estremista palestinese di Hamas.
L’Unrwa ha detto di non aver identificato gli autori del saccheggio, e per questo motivo non ha menzionato Hamas nel comunicato di lunedì 18 novembre, condiviso dal post su X che stiamo analizzando. Nel comunicato, tra le altre cose, l’Agenzia delle Nazioni Unite ha accusato Israele del mancato rispetto «degli obblighi legali previsti dal diritto internazionale per garantire il soddisfacimento dei bisogni di base della popolazione e per facilitare la consegna sicura degli aiuti». L’Unrwa ha denunciato che la consegna degli aiuti a Gaza è diventata sempre più difficile per via di «camion spesso in ritardo nei vari punti di sosta, spesso saccheggiati e sottoposti a un’escalation di attacchi».
Lunedì 18 novembre il Ministero degli Interni palestinese, controllato da Hamas, ha dichiarato che «oltre 20 “membri di bande” coinvolte nel saccheggio di camion di aiuti sono stati uccisi durante un’operazione condotta dalle forze di sicurezza di Hamas in coordinamento con i comitati tribali». Non è stato possibile reperire conferme indipendenti di questa affermazione.
Sull’identità dei saccheggiatori, le opinioni sono discordanti. Il Cocag, ossia l’agenzia del ministero della Difesa israeliano che si occupa delle attività nei territori palestinesi, sostiene che i convogli di aiuti siano attaccati da terroristi di Hamas e da gruppi criminali. In generale, Israele accusa l’organizzazione politica e militare palestinese di aver dirottato gli aiuti.
Intervistata da The New Arab, una fonte della sicurezza del ministero palestinese – che ha preferito rimanere anonima – ha dichiarato invece che i saccheggiatori erano bande criminali che contribuiscono alla carestia di Gaza «rubando gli aiuti e vendendoli a prezzi esorbitanti». Secondo il quotidiano israeliano Haaretz l’esercito israeliano è pienamente consapevole del problema dei clan armati che bloccano e saccheggiano i camion di aiuti, ma non fa nulla per contrastare il fenomeno.
Per un alto funzionario delle Nazioni Unite sentito dal Guardian, dietro gli attacchi ai convogli di aiuti delle ultime settimane ci sarebbero le famiglie potenti del sud di Gaza: «Non si tratta di persone disperate che cercano di sfamare sé stesse o le loro famiglie», afferma il funzionario, ma «di puro crimine organizzato, di persone pesantemente armate e che guadagnano un sacco di soldi».