Il 15 dicembre 2021 su Facebook è stato pubblicato un post in cui si legge: «Tu, che mi stai leggendo, dico a te. Si, proprio a te. Il tuo compito come resistente sarà di condividere questa foto dappertutto sui tuoi social. Questa è l’occupazione terapie intensive in Italia al 14 dicembre 2021. Siamo al 10% di letti occupati. Ovvero il 90% di letti di terapia intensiva è LIBERO. Il governo Draghi sta per prorogare lo stato di emergenza fino al 31 marzo 2022. Quale emergenza è avere il 90% dei posti di terapia intensiva LIBERI? Vi stanno truffando e lo stanno facendo perché i politici sono corrotti. Diffondete questa notizia dovunque, specie con chi ha ( a torto ) paura». Come fonte viene linkata una pagina del sito dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) che tiene conto dei ricoveri Covid negli ospedali italiani.
Il contenuto oggetto di verifica è fuorviante e veicola una notizia falsa. Andiamo con ordine.
È vero che i dati di Agenas indicano che ad oggi (15 dicembre 2021) in Italia la percentuale dei posti occupati in terapia intensiva è del 10 per cento, ma questo non significa che il restante 90 per cento sia libero, come erroneamente sostenuto nel post pubblicato su Facebook.
Come riportato nel link di riferimento per accedere alle fonti, i dati Agenas indicano «la percentuale di posti letto di terapia intensiva occupata da pazienti Covid−19 e quella di posti letto in area non critica occupata da pazienti covid−19». Questo significa che le percentuali di Agenas tengono conto solo dei posti letto occupati da pazienti Covid-19 e non considerano tutti gli altri ricoverati presenti in ospedale per altri motivi. Contattato da Facta, l’ufficio stampa di Agenas ha confermato questa lettura.
Non è quindi possibile sostenere, in base ai dati Agenas, che attualmente in Italia il 90 per cento dei posti in terapia intensiva è libero. Non risultano esistere dati pubblici su quanti pazienti, Covid e non, occupano complessivamente ad oggi i posti i letti in terapia intensiva in Italia.