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I dati sulla diffusione delle «nanoparticelle del vaccino mRna» non rivelano che i vaccini mettono a rischio la fertilità

I dati sulla diffusione delle «nanoparticelle del vaccino mRna» non rivelano che i vaccini mettono a rischio la fertilità

30 settembre 2021
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Il 30 settembre 2021 la redazione di Facta ha ricevuto tramite WhatsApp la richiesta di verificare un articolo pubblicato il 3 giugno 2021 da Blondet & Friends, blog personale del giornalista Maurizio Blondet che era stato identificato da NewsGuard tra i diffusori di disinformazione sulla Covid-19 nel 2020. L’articolo è intitolato “Uno studio rivela che le nanoparticelle del vaccino mRNA circolano in tutto il corpo: cervello, cuore, fegato, ovaie, testicoli e altro”. Il breve articolo di Blondet cita a sua volta un articolo del sito statunitense Natural News con circa lo stesso titolo, pubblicato il 2 giugno 2021. Le affermazioni degli articoli deriverebbero da uno studio «riservato Pfizer» in lingua giapponese, in cui viene analizzata, in seguito all’iniezione, la distribuzione delle nanoparticelle di lipidi che proteggono e trasportano l’mRna del vaccino Pfizer contro la Covid-19 nell’organismo. L’articolo sostiene che questi dati «sollevano enormi domande sulla fertilità in coloro che ricevono vaccini a mRna»

Il documento è reale, ma non rivela nulla di preoccupante. Andiamo con ordine.

Innanzitutto, il documento a cui gli articoli fanno riferimento, benché contenga effettivamente la dicitura «riservato Pfizer», non è segreto ma è pubblicamente disponibile sul sito dell’Agenzia giapponese per i medicinali e la strumentazione medica, l’equivalente giapponese dell’European medicines agency (Ema) europea o della Food and drug administration (Fda) statunitense. Inoltre i dati riportati nel documento erano già inclusi nel documento ufficiale di valutazione dell’Ema del vaccino Pfizer contro la Covid-19. 

Veniamo ai dati. Questi mostrano effettivamente che una piccola parte delle nanoparticelle può diffondersi in alcuni organi al di là del sito di iniezione (che ne mantiene comunque la grande maggioranza), ma anche che queste vengono eliminate dall’organismo, senza conseguenze, nel giro di 24-72 ore.

Per quanto riguarda la fertilità, l’Ema dichiara esplicitamente, riportando i dati, che «Nessuna evidenza di effetti macroscopici o microscopici legati al vaccino sono stati trovati nelle ovaie negli studi di tossicità a dose ripetuta […] e non è stato identificato nessun effetto sulla fertilità». Più avanti, sempre riguardo alla distribuzione in ovaie e testicoli, lo stesso documento Ema afferma anche che «i dati non mostrano problemi di sicurezza» in quanto la percentuale di mRna che arriva alle gonadi è inferiore allo 0,1 per cento della dose totale, e aggiunge che tali dati confortanti derivano da una dose, sugli animali da laboratorio, che era 500 volte quella umana in proporzione al peso. 

A oggi le evidenze scientifiche mostrano che i vaccini contro la Covid-19 non influiscono sulla fertilità, nonostante da molti mesi circolino teorie scientificamente infondate su questo tema, che avevamo affrontato già a dicembre 2020 su Facta.

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