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I decessi «avvenuti nel sonno» e «da malore improvviso» non sono aumentati esponenzialmente

I decessi «avvenuti nel sonno» e «da malore improvviso» non sono aumentati esponenzialmente

6 settembre 2021
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Il 3 settembre 2021 la redazione di Facta ha ricevuto via WhatsApp la richiesta di verificare le informazioni riportate in un tweet, che mette a confronto i dati sulle «morti avvenute nel sonno in Italia» e sulle «morti causate da malore improvviso» per gli anni 2019, 2020 e 2021 (in quest’ultimo caso i dati sarebbero aggiornati fino a metà agosto).

Secondo i dati contenuti nel tweet, entrambe le voci avrebbero subito una netta impennata nel corso dei tre anni, passando dai 21.500 casi del 2019 ai 98.100 del 2021 per quanto riguarda i decessi avvenuti nel sonno e dai 14.800 del 2019 ai 45.200 del 2021 per la voce «morti causate da malore improvviso». Secondo l’autore del tweet, la fonte dei dati sarebbe l’Istituto nazionale di statistica (Istat).

Si tratta di una notizia falsa.

Innanzitutto, i dati riportati nel tweet non compaiono sul portale Istat e la notizia di un tale incremento nei decessi per le due cause non è stata segnalata da alcun mezzo d’informazione. 

Contattati dalla redazione di Facta, i responsabili dell’Istituto nazionale di statistica hanno smentito i dati contenuti nel tweet, spiegando che «gli ultimi dati ufficiali sulle cause di morte rilasciati da Istat si riferiscono all’anno 2018» e che ogni altra proiezione successiva a quella data non può dunque essere stata prodotta da Istat. 

Nella ripartizione dei decessi per causa di morte, inoltre, Istat si avvale della Classificazione internazionale delle malattie e dei problemi sanitari correlati (Icd-10) che non contempla alcun codice specifico per le «morti avvenute nel sonno» e per quelle «causate da malore improvviso». L’unico codice Icd-10 che potrebbe essere associato alla morte nel sonno è il codice G47 corrispondente ai disturbi del sonno, «a cui sono attribuiti in media circa 40 casi all’anno», ci ha spiegato Istat. 

I corrispettivi più vicini al malore improvviso sono invece I46.1 (Morte cardiaca improvvisa) R96.0 (Morte istantanea) R96.1 (Morte che si verifica a meno di 24 ore dall’insorgenza di sintomi, non altrimenti spiegata) e i casi ad essi attribuiti sono complessivamente circa 100 l’anno. Numeri comunque molto lontani da quelli esposti nel tweet oggetto della nostra verifica.  

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