Logo
Il decesso dell’assessora leghista Gianna Gambaccini non è dovuto alla «terza dose» di vaccino

Il decesso dell’assessora leghista Gianna Gambaccini non è dovuto alla «terza dose» di vaccino

27 ottobre 2021
Condividi

Il 27 ottobre 2021 la redazione di Facta ha ricevuto diverse segnalazioni via WhatsApp che chiedevano di verificare le informazioni contenute in un tweet pubblicato il giorno precedente, contenente lo screenshot di un articolo intitolato “Scomparsa Gianna Gambaccini: in lutto il consiglio comunale di Pisa” e un testo pubblicato dall’autore del tweet in cui si legge: «MUORE DOPO #TERZADOSE L’ASSESSORE #LEGHISTA GIANNA GAMBACCINI. LA 49ENNE #MEDICO ERA NOTA PER LA SUA POSIZIONE #VACCINISTA ! DAI SOCIAL INNEGGIAVA AL #VACCINO CONSIDERANDOLO UN DOVERE, PER PROTEGGERE SE STESSI E GLI ALTRI !». 

Nel tweet oggetto della segnalazione compare anche lo screenshot di un post pubblicato su Facebook da Gambaccini, la cui data è stata nascosta, che recita: «Richiamo vaccino anti covid-19 fatto ! Ritengo che il vaccino sia un diritto ma anche un dovere: ogni persona vaccinata è un veicolo di virus in meno e quindi protegge chi lo fa ma anche coloro con cui ha contatti».

Si tratta di un’informazione presentata senza il contesto necessario alla sua comprensione, che veicola una notizia falsa. 

Gianna Gambaccini era un medico neurologo dell’Asl ed era stata nominata nel ​​2018 assessora alle politiche sociali del comune di Pisa, dopo essere stata eletta nel consiglio comunale tra le liste della Lega. Il decesso della donna è stato annunciato lo scorso 22 ottobre e secondo i profili locali della Lega e dei suoi principali esponenti sui social network (ad esempio qui e qui) sarebbe la conseguenza di un «terribile male» che l’aveva colpita negli ultimi tempi. 

Come ha rivelato il sindaco di Pisa Michele Conti, in qualità di assessora Gambaccini si era occupata di «una delibera per uno spazio ai medici di base per fare la terza dose», ma non esistono prove che abbia ricevuto la terza dose di vaccino. Il post che compare nel tweet è stato infatti pubblicato il 30 gennaio 2021 e fa riferimento alla seconda dose.

Potrebbero interessarti
Segnala su Whatsapp