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Il premio Nobel Luc Montagnier non ha mai detto che «le persone vaccinate moriranno entro due anni»

Il premio Nobel Luc Montagnier non ha mai detto che «le persone vaccinate moriranno entro due anni»

3 giugno 2021
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Il 31 maggio 2021 su Facebook è stato pubblicato un post contenente una foto del premio Nobel francese Luc Montagnier e una citazione a lui attribuita che recita: «Tutte le persone vaccinate moriranno entro due anni. Il premio Nobel Luc Montagnier ha confermato che non ci sono possibilità di sopravvivenza per le persone che hanno ricevuto alcuna forma di il vaccino. Nell’intervista scioccante, il più importante virologo del mondo ha dichiarato senza mezzi termini: “Non c’è speranza e nessun trattamento possibile per coloro che sono già stati vaccinati. Dobbiamo essere pronti a cremare i corpi”».

Si tratta di una notizia falsa.

Luc Montagnier è stato insignito del premio Nobel per la medicina nel 2008, dopo che nel 1983 aveva scoperto il virus dell’HIV insieme alla collega Françoise Barré-Sinoussi. Durante l’emergenza sanitaria globale, lo scienziato francese si è contraddistinto per alcune dichiarazioni prive di fondamento scientifico, tese a ricondurre l’origine della Covid-19 al laboratorio di Wuhan e alla diffusione della tecnologia 5G.

Venendo alla dichiarazione oggetto della nostra verifica, questa non è riportata da alcun mezzo di informazione affidabile. L’immagine che accompagna il post è uno screenshot tratto da un filmato pubblicato il 18 maggio 2021 dal sito web Rair Foundation USA – che si definisce «un movimento dal basso» che intende salvare gli Stati Uniti da una rete di individui «che fanno guerra agli americani, alla nostra Costituzione, ai nostri confini e ai nostri valori giudeo-cristiani» – nel quale Montagnier affermava che i vaccini anti-Covid potrebbero contribuire all’evoluzione del virus Sars-Cov-2 attraverso lo sviluppo di «nuove varianti». 

Questa teoria è stata smentita da alcuni esperti interpellati dai colleghi di PolitiFact, che hanno sottolineato come i vaccini aiutino a ridurre la diffusione del virus (e di conseguenza delle sue varianti) e che, sebbene una vaccinazione molto lenta possa causare evoluzioni del Sars-CoV-2, l’unica risposta possibile sia quella di un’accelerazione dei tempi e non la sospensione della campagna vaccinale. 

In nessun passaggio dell’intervista si fa tuttavia riferimento alla previsione secondo cui «tutte le persone vaccinate moriranno entro due anni». Per smentire la falsa dichiarazione è intervenuta la stessa Rair Foundation USA, che in un articolo dello scorso 25 maggio ha precisato la reale natura dell’intervento di Montagnier. 

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