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La Lega ha accusato un libro per l’infanzia sulla Costituzione di fare “propaganda gender”
La distribuzione del testo di Walter Veltroni in una scuola di Buccinasco è stata descritta come un “tentativo di indottrinamento”
In questi ultimi giorni è montata un’accesa polemica politica intorno a un libro illustrato dell’ex segretario del Partito Democratico Walter Veltroni e Francesco Clementi del 2022, intitolato La più bella del mondo. La Costituzione raccontata a ragazze e ragazzi.
Per alcuni esponenti della Lega, infatti, quel testo sarebbe un «tentativo di indottrinamento da parte della sinistra nei confronti di bambini piccoli».
Il caso è partito a livello locale il 19 febbraio del 2025, quando il sindaco di Buccinasco (in provincia di Milano) Rino Pruiti e l’assessora Martina Villa – entrambi in quota centrosinistra – hanno consegnato alle scuole primarie Mascherpa e Primo Maggio alcuni libri scelti dalle docenti.
L’iniziativa, che si chiama «Progetto Lettura», è attiva da qualche anno: i testi vengono acquistati dal Comune e poi donati agli istituti scolastici che ne fanno richiesta.
L’attacco della Lega al libro di Veltroni e Clementi sulla Costituzione
Qualche giorno dopo, il consigliere comunale della Lega Manuel Imberti ha pubblicato su Facebook una lettera firmata da un imprecisato «gruppo di genitori» che si lamentava dell’iniziativa in questione.
Nel testo il sindaco, l’assessora e parte del corpo docente vengono accusati di «manipolare il consenso dei genitori giocando in modo sporco e subdolo per indottrinare i bambini alle teorie gender e arcobaleno molto care alla sinistra».
Il libro di Veltroni e Clementi racconta i primi dodici articoli della Costituzione attraverso le storie di dodici bambini. Due di queste hanno protagonisti personaggi appartenenti alla comunità LGBTQIA+.
Un’altra storia ripercorre invece l’infanzia del parlamentare comunista Pio La Torre, ucciso dalla mafia siciliana nel 1982. Essendo di famiglia molto povera, da bambino andava a scuola con le scarpe con i tacchi di sua zia e per questo veniva preso in giro dai compagni.
A Buccinasco (Mi) sindaco e assessore del pd entrano nelle scuole elementari del paese e regalano un libro di Walter Veltroni (sì, proprio lui) dal titolo "la più bella del mondo", in cui si parla di bimbi partigiani, bimbi giunti in Italia sui barconi e bimbi che indossano i… pic.twitter.com/tSGq6odbjO
— Rossano Sasso (@roxsasso) February 23, 2025
L’episodio biografico di La Torre è stato interpretato come «propaganda gender» dal deputato leghista Rossano Sasso. Per lui, parlare di «bimbi partigiani, bimbi giunti in Italia sui barconi e bimbi che indossano i tacchi» sarebbe infatti un «tentativo di indottrinamento». Il parlamentare ha poi presentato un’interrogazione alla Camera.
Anche l’associazione ultracattolica ProVita è intervenuta, scrivendo sul loro sito che «le scuole italiane si stanno trasformando in circoli di estrema sinistra e cliniche per iniziare la transizione di genere dei minori».
La polemica è stata ulteriormente amplificata dal segretario leghista Matteo Salvini. «Gravissimo che un primo cittadino entri nelle scuole per regalare dei libri orientati politicamente [che trattano] temi che non dovrebbero entrare nelle aule scolastiche», ha scritto sui suoi profili social.
Il ministro dell’istruzione, il leghista Giuseppe Valditara, ha fatto sapere che l’Ufficio scolastico regionale (Usr) ha inviato gli ispettori per una «verifica sulla correttezza della diffusione» del testo.
Le tattiche disinformative contro «l’ideologia gender»
Dal canto suo, il sindaco di Buccinasco Rino Pruiti si è detto «sconcertato» e ha definito «aberrante» la vicenda. «Si confonde la storia di Pio La Torre per ideologia LGBTQ+», ha aggiunto.
«È evidente che Sasso non legge i libri che mette al rogo», ha sottolineato il senatore del Partito Democratico Walter Verini. «La denuncia della Lega è grottesca», hanno specificato la deputata Irene Manzi e il deputato Vinicio Peluffo (entrambi del PD), «il libro parla di Costituzione».
Quella di travisare libri, strumentalizzare iniziative scolastiche e ingigantire polemiche locali è ormai una tattica collaudata da parte della destra italiana e del composito movimento cattolico «anti-gender».
Casi del genere servono ad alimentare il panico morale, il complottismo e la disinformazione intorno alla cosiddetta «ideologia gender». E soprattutto, vanno a colpire la comunità LGBTQIA+ e le loro istanze – anche quando non è direttamente coinvolta.
A settembre del 2024, la maggioranza di destra ha approvato in commissione cultura della Camera una risoluzione firmata da Rossano Sasso contro la «propaganda gender nelle scuole».
Sebbene si tratti di un documento non vincolante, per le opposizioni parlamentari e diverse associazioni LGBTQIA+ è un pericoloso passo ideologico verso leggi discriminatorie sul modello russo e ungherese.
In copertina: il sindaco Rino Pruiti (al centro) e l’assessora Martina Villa (a destra) mentre presentano l’iniziativa in classe. Foto via Facebook/Rino Pruiti
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