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La lettera della presidente del Messico a Trump che dice «se vuoi un muro, ottieni un muro» è falsa

La lettera della presidente del Messico a Trump che dice «se vuoi un muro, ottieni un muro» è falsa

10 marzo 2025
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  • Da febbraio 2025 circola in Rete una presunta lettera della presidente del Messico Claudia Sheinbaum in cui minaccia il presidente USA Donald Trump di boicottare tutti i marchi americani.
  • A novembre 2024 Sheinbaum aveva inviato una lettera a Trump per parlare delle tariffe doganali tra i due Paesi, ma non aveva mai dichiarato di voler sostituire completamente i prodotti americani.
  • La falsa lettera è online almeno dal 2017, e non era firmata né da Sheinbaum Sheinbaum, né dall’allora presidente del Messico.

L’8 marzo 2025 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di ve ificare una presunta lettera della presidente messicana Claudia Sheinbaum contro il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

«Avete votato per costruire un muro», avrebbe scritto Sheinbaum, «ma oltre quel muro ci sono 7 miliardi di persone [..] pronte a sostituire» i marchi americani con quelli di altri Paesi. «Se questi 7 miliardi di consumatori non acquistano i loro prodotti, ci sarà disoccupazione e la loro economia crollerà (all’interno del muro razzista) a tal punto che ci imploreranno di abbattere questo brutto muro», avrebbe concluso la presidente messicana. Il testo si conclude con queste parole: «Non volevamo ma… Se vuoi un muro, ottieni un muro».

La notizia è falsa. 

Il presidente Donald Trump aveva promesso a novembre 2024 dazi del 25 per cento sui prodotti messicani specificando che questa misura sarebbe rimasta in vigore finché non si fosse interrotto l’arrivo dal Messico di droghe e di immigrati irregolari negli Stati Uniti. La misura è stata applicata il 3 marzo 2025, e il Messico ha subito ribattuto che avrebbe imposto altrettanti dazi alle merci americane. Trump ha poi rinviato al 2 aprile l’imposizione dei dazi su molti beni provenienti dal Messico.

Claudia Sheinbaum aveva già risposto all’annuncio di Trump di voler introdurre nuovi dazi. A novembre gli aveva infatti scritto una lettera in cui aveva sottolineato che «minacce e tariffe non saranno utilizzate per affrontare il fenomeno migratorio o il consumo di droga negli Stati Uniti». La presidente del Messico, si legge sul sito del governo, «ha affermato di essere convinta che la forza economica del Nord America risieda nel mantenimento della sua partnership commerciale, poiché in questo modo può rimanere più competitiva rispetto ad altri blocchi economici». 

In nessun punto della lettera, o in successive altre occasioni, Sheinbaum ha affermato quanto si legge nella lettera virale diffusa in Rete. Come ricostruito dai fact-checker di Reuters, lo stesso testo circola online in inglese e in spagnolo dal 2017 – anno in cui Sheinbaum era governatrice di Tlalpan, distretto di Città del Messico – e non era attribuito a nessun politico o persona in particolare.

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