Il 20 luglio 2021 su Facebook è stato pubblicato un post contenente lo screenshot di un documento dell’Organizzazione mondiale della sanità intitolato “Guidance on routine immunization services during COVID-19 pandemic in the WHO European Region” (in italiano, “Linee guida sui servizi di immunizzazione di routine durante la pandemia di COVID-19 nella regione europea dell’Oms”), nel quale è stato evidenziato il seguente passaggio: «Evitare le campagne di vaccinazione di massa fino a quando la situazione COVID-19 non si risolve».

Il post è accompagnato da un commento, scritto dalla sua autrice, in cui si legge: «”Evitare le campagne di vaccinazione di massa fino a quando la situazione COVID-19 non si risolve”. Lo dice l’OMS, mica Paperino. E qua stanno spingendo sul green pizz. Ma vafangul!».

Si tratta di un contenuto presentato senza il contesto necessario alla sua comprensione, che veicola una notizia falsa.

Il riferimento è al cosiddetto green pass, il documento messo a punto dall’Unione europea per agevolare la libera circolazione delle persone vaccinate, guarite da Covid-19 o risultate negative a un recente test diagnostico. La certificazione è valida da giovedì 1 luglio 2021 e dal prossimo 6 agosto il green pass diventerà obbligatorio in Italia per accedere a ristoranti, attività sportive e altri ambiti della società. 

Il documento riportato nel post oggetto della nostra verifica (qui disponibile in lingua italiana) risale invece al 20 marzo 2020, quasi nove mesi prima che la Food and Drug Administration (Fda, l’ente governativo americano che si occupa della regolamentazione dei prodotti farmaceutici) e la European Medicine Agency (Ema, l’agenzia europea per i medicinali) autorizzassero i primi vaccini contro la Covid-19. 

Com’è possibile verificare dallo stesso titolo del documento, infatti, le raccomandazioni fornite dall’Oms non sono rivolte alla campagna vaccinale contro la Covid-19 – che sarebbe partita negli Stati Uniti e in Europa solo a dicembre 2020 – ma alle vaccinazioni di routine. Nel dettaglio, il documento consiglia di «dare la priorità al ciclo primario delle vaccinazioni contro morbillo-parotite-rosolia (MPR), ai vaccini contro la poliomielite e agli altri vaccini combinati» e di evitare, appunto, le campagne vaccinali di massa. Tale precauzione viene giustificata con la necessità di ridurre al minimo le occasioni di contagio da coronavirus e «prevenire l’infezione da Covid-19».

In nessun passaggio del documento si accenna a presunte controindicazioni relative alla campagna vaccinale contro la Covid-19, che è anzi raccomandata dalla stessa Oms.