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Alcuni quotidiani italiani hanno pubblicato false foto di una politica francese in pose sensuali

Alcuni quotidiani italiani hanno pubblicato false foto di una politica francese in pose sensuali

3 aprile 2023
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Il 2 aprile 2023 su Facebook è stata pubblicata la presunta copertina di un numero dell’edizione francese di Playboy, rivista erotica rivolta a un pubblico maschile, che mostra la foto di una donna fotografata in una posa sensuale. L’immagine è accompagnata da un testo che descrive la donna come «la Ministra francese Marlène Schiappa ( già segretario di stato per le pari opportunità)» mentre «posa seminuda su Playboy».

La stessa immagine è stata riportata come autentica anche da due testate giornalistiche italiane: Il Giornale, che il 1° aprile l’ha pubblicata all’interno di un articolo intitolato “La viceministra sulla copertina di Playboy: è bufera in Francia”, e La Stampa, che il 3 aprile l’ha inserita in un trafiletto pubblicato sul quotidiano in edicola.

Si tratta di un’immagine modificata, che veicola una notizia falsa.

Il volto della donna ritratta nell’immagine appartiene alla politica francese Marlene Schiappa, sottosegretaria di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’economia sociale e solidale e alla vita associativa. Nella foto originale (qui dal minuto 00:40) possiamo tuttavia verificare che lo scatto non contiene pose sensuali e che Schiappa è ritratta invece mentre indossa una tunica bianca.

L’immagine comparsa sui social media e su alcune testate italiane è dunque frutto di un fotomontaggio, originariamente pubblicato il 1° aprile 2023 da un utente francese di Twitter, che ha poi ammesso di aver creato il contenuto falso. L’immagine reale comparirà invece realmente sul prossimo numero dell’edizione francese di Playboy, come corredo a un’intervista di 12 pagine dedicata ai diritti delle donne e a quelli della comunità Lgbt+. 

Il 1° aprile Schiappa ha difeso su Twitter la sua scelta di apparire su Playboy spiegando che «la difesa del diritto delle donne a disporre del proprio corpo dev’essere ovunque e in ogni luogo».

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