Il 1° febbraio 2025 è stato pubblicato su TikTok il video di alcuni camion scortati da volanti della polizia. Nella scritta che appare in sovraimpressione si legge che «il Messico ora sta cominciando a buttare fuori tutti gli Americani». 

L’allusione è alle misure in tema di politiche migratorie adottate dal Presidente statunitense Donald Trump che prevedono l’espulsione “in massa” di persone senza documenti regolari che risiedono negli Stati Uniti. 

La notizia è falsa. 

La presidente messicana Claudia Sheinbaum non ha mai dichiarato di voler rimpatriare i cittadini statunitensi presenti sul suolo messicano in risposta alle misure adottate da Donald Trump.

A fine novembre 2024, il presidente eletto Donald Trump aveva minacciato di imporre tariffe del 25 per cento sulle merci messicane (misura che ha effettivamente attuato il 1° febbraio 2025) se il Messico non si fosse impegnato a fermare il flusso di droga e migranti attraverso il confine. Nei giorni seguenti, la presidente messicana Claudia Sheinbaum aveva dato a intendere in una conferenza stampa che il Messico avrebbe potuto reagire con ulteriori dazi doganali. Anche questa misura è stata effettivamente attuata dopo l’imposizione delle tariffe da parte di Trump a febbraio 2025.  

L’avvertimento di Sheinbaum, comunque, non era relativo alle politiche migratorie quanto alle tariffe di importazione ed esportazione. 

Il 23 gennaio 2025 il Messico ha rifiutato la richiesta dell’amministrazione Trump di consentire l’atterraggio nel Paese di un aereo militare statunitense carico di cittadini messicani espulsi dagli Stati Uniti, che non è mai decollato dagli Stati Uniti. Il giorno seguente, stando al post su X della portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, il Messico ha accettato «la cifra record di 4 voli di espulsione in un giorno solo». L’informazione è stata confermata dalla presidente messicana.

Per quanto riguarda l’espulsione di cittadini statunitensi presenti sul suolo messicano, precisiamo che in passato il Messico ha effettivamente adottato questa misura nei confronti di persone senza documenti regolari, senza residenza o alla scadenza del permesso di soggiorno di visita (FMM), valido 180 giorni.

Tuttavia, tali decisioni sembrano essere rare, e non è noto il numero preciso di cittadini statunitensi che vivono in Messico senza permessi in regola, anche se si stima si possano contare un milione di persone circa.