L’11 dicembre 2024 l’account X Silvana De Mari ha condiviso un articolo della rivista scientifica Nature Medicine dal titolo, in inglese, “Rischi di miocardite, pericardite e aritmie cardiache associati alla vaccinazione Covid-19 o all’infezione da SARS-CoV-2”. L’autrice del post lo commenta scrivendo: «più miocarditi con il cosiddetto vaccino che con il covid. Chi afferma che i vaccini erano innocui ha deficit cognitivi».
Il post presenta in maniera fuorviante il contenuto dello studio citato, diffondendo una notizia falsa.
Silvana de Mari è una scrittrice ed ex medico. È stata sospesa dall’ordine dei medici di Torino nel 2021 per essersi rifiutata di vaccinarsi contro la Covid-19 e poi nel 2023 è stata radiata dell’albo per aver più volte dispensato consigli medici antiscientifici. Durante l’emergenza sanitaria legata alla pandemia ha diffuso disinformazione su terapie e vaccini anti-Covid.
Il 14 dicembre 2021 su Nature Medicine è stato pubblicato uno studio sui rischi di miocardite, pericardite e aritmie cardiache associati alla vaccinazione contro la Covid-19 o all’infezione dal nuovo coronavirus Sars-CoV-2. Nel testo gli autori spiegano che erano stati segnalati nei sistemi di sorveglianza di diversi Paesi numerosi casi sospetti a seguito della vaccinazione anti-Covid nella popolazione generale. Per questo motivo, era stato condotto lo studio in questione, prendendo in esame persone vaccinate contro la Covid-19 in Inghilterra tra il 1° dicembre 2020 e il 24 agosto 2021 e quelle con un’infezione da Sars-CoV-2.
I risultati avevano mostrato che il rischio di miocardite nei 28 giorni successivi a una prima dose di vaccino era compreso tra uno e sei casi ogni milione di persone vaccinate e dieci casi ogni milione di persone dopo la seconda dose. Nei 28 giorni successivi all’infezione da Sars-CoV-2, invece, erano stati stimati 40 casi di miocardite ogni milione di persone.
I ricercatori scrivevano anche che la maggior parte degli eventi di miocardite associati al vaccino erano stati lievi, mentre il rischio di morbilità e mortalità nel corso della vita a seguito dell’infezione da Sars-CoV-2 era sostanziale. Come dichiarato infatti dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), i casi di miocarditi e pericarditi post vaccinazione anti-Covid sono meno gravi rispetto alla miocardite classica o alla miocardite correlata alla Covid-19. Posizione ribadita anche dalla Coalizione internazionale delle autorità regolatorie dei farmaci (Icmra).
Nelle conclusioni dello studio si leggeva così che «la vaccinazione contro la Covid-19 è stata associata a un piccolo aumento del rischio di miocardite entro una settimana dalla somministrazione. Al contrario, l’infezione da Sars-CoV-2 è stata associata a un aumento sostanziale del rischio di ospedalizzazione o morte per miocardite, pericardite e aritmia cardiaca».
Come si può vedere, quindi, lo studio pubblicato su Nature Medicine afferma il contrario di quanto affermato da De Mari nel suo post.