Il 20 agosto 2024 sulla pagina Facebook della testata giornalistica Affaritaliani è stato pubblicato un post che riprende un articolo della testata stessa dal titolo “Scoop: ritrovati su Marte i video esclusivi dell’Olocausto nucleare che ha distrutto la Terra [ndr: il riferimento è allo stesso pianeta Marte, come si può dedurre leggendo l’articolo]”.
Secondo questo articolo, la sonda spaziale rover Perseverance della NASA avrebbe trovato su Marte una sorta di chiavetta usb contenente un video. Il video mostrerebbe due persone «di sesso diverso, completamente calvi una con gli occhi verdi, l’altro con gli occhi azzurri ed entrambi di pelle scura» che testimoniano: «siamo una colonia di circa 50 persone sopravvissute all’olocausto di questo pianeta [ndr: Marte]». Per “olocausto” s’intende una guerra con «armi fotoniche» che avrebbe distrutto il pianeta Marte trasformando tutto in polvere.
La notizia è falsa.
Sul sito della NASA non è presente un comunicato stampa che tratti questa notizia, né altre fonti discutono il presunto ritrovamento di questi video.
Per quanto riguarda l’«Olocausto nucleare» che avrebbe distrutto Marte, il riferimento è alla teoria infondata dello scienziato John Brandenburg secondo cui il pianeta avrebbe vissuto un bombardamento alieno nucleare.
Andiamo con ordine. Nel 2012, la sonda della NASA Rover Curiosity, lanciata su Marte nel 2011, aveva riscontrato sul pianeta alti livelli dell’isotopo xeno-129, in quantità molto maggiore rispetto a quella presente sulla Terra. Dato che questo isotopo è associato alle esplosioni nucleari, alcuni scienziati avevano ipotizzato una grandissima esplosione nucleare avvenuta su Marte 300 milioni di anni fa.
Queste ipotesi sono discusse in un video pubblicato il 13 agosto 2021 dall’account YouTube di Science Channel, intitolato “Did Aliens Nuke Mars?” (in italiano, “Gli alieni hanno bombardato con una testata nucleare Marte?”). Tra le possibili cause di queste esplosioni termonucleari, il documentario cita anche un bombardamento alieno o una «guerra tra mondi».
La tesi è appunto di John Brandenburg, che nel 2014 aveva poi pubblicato un articolo sul Journal of Cosmology dal titolo “Evidence of a Massive Thermonuclear Explosion on Mars in the Past” (in italiano, “Prove di una massiccia esplosione termonucleare su Marte in passato”). L’anno seguente, Brandenburg aveva anche pubblicato il libro “Death on Mars” (in italiano, “Morte su Marte”), che riprendeva e ampliava la sua teoria.
Tuttavia, la tesi che Brandenburg avanza sul «massacro» o addirittura di una «guerra nucleare» avvenuta su Marte non è comprovata dal sostegno allargato del resto della comunità scientifica.
In qualsiasi caso, non esistono prove del ritrovamento di video esclusivi sopravvissuti ad una presunta esplosione termonucleare su Marte.