No, il tasso di mortalità da Covid-19 non è più alto nei Paesi con più vaccinati
Il 13 settembre 2021 la redazione di Facta ha ricevuto sui canali social la richiesta di verificare un articolo, pubblicato il 13 agosto 2021 dal sito Meteoweb.eu e intitolato “Covid, che sta succedendo in Europa? Tasso di mortalità più alto nei Paesi con più vaccinati: i dati che fanno paura”. L’articolo afferma che i Paesi europei dove è maggiore la percentuale di vaccinati contro la Covid-19 sono anche quelli dove si riscontrano più decessi da Covid-19 e insinua dunque che i vaccini sarebbero inefficaci se non dannosi.
Si tratta di una contenuto fuorviante che veicola una notizia falsa.
Nell’articolo vengono confrontati i dati – aggiornati al 12 agosto 2021– sul tasso di vaccinazioni e i dati sui contagi e decessi da Covid-19 in rapporto alla popolazione e di otto Paesi del continente europeo (Regno Unito, Francia, Spagna, Portogallo, Italia, Germania, Romania e Polonia). L’articolo nota come di questi i Paesi più vaccinati (Spagna, Portogallo e Regno Unito) erano anche i primi per quanto riguarda i decessi da Covid-19. La Romania invece, ultima per percentuale di vaccinati in questo campione, era anche uno dei Paesi con i minori decessi da Covid-19.
Ci sono due problemi con questo confronto. Il primo è che non è possibile correlare semplicemente i decessi da Covid-19 con il tasso di vaccinazione, perché questo dipende anche dall’andamento della pandemia nei diversi Paesi. Lo fa notare peraltro l’articolo stesso «in Polonia e Romania ad esempio non è in atto alcuna ondata di contagi, quindi la mortalità sfiora lo zero anche tra i non vaccinati perché il virus non circola, proprio come un’estate fa». L’articolo però insinua che «è soltanto un caso che il virus non stia circolando proprio nei Paesi con meno vaccinati, e invece dilaga dove trova più vaccinati?».
Il secondo problema è che il campione è scelto ad arte: è quello che in gergo si chiama cherry-picking, ovvero selezionare solo i dati a favore di una tesi scartando gli altri. In questo caso, scegliere solo otto Paesi europei può dare un quadro falsato della situazione.
Vediamo la situazione con dati più recenti (al 13 settembre 2021) e allargando il quadro a un maggior numero di Paesi: abbiamo aggiunto Danimarca, Belgio, Norvegia, Paesi Bassi, Austria, Lituania, Ungheria, Grecia, Svizzera, Slovenia, Slovacchia, Croazia, Bulgaria e Svezia, per un totale di 22 Paesi invece di 8.
È evidente che non esiste alcuna correlazione tra il numero di contagi e il numero di vaccinati. Esiste invece una debole correlazione tra il numero di decessi e il numero di vaccinati, ma in direzione opposta a quella sostenuta nell’articolo: i Paesi con un tasso di vaccinazione completa più alto tendono ad avere un numero più basso di decessi.
Siccome però contagi e decessi dipendono anche dalla diffusione del virus Sars-CoV-2, è più informativo guardare a un altro parametro, la letalità della Covid-19, ovvero la percentuale di casi ufficiali di Covid-19 che terminano con il decesso. La correlazione qui è più netta e decisamente a favore dei vaccini.
Sia pure con una certa dispersione dei dati, i Paesi più vaccinati tendono ad avere una minore letalità da Covid-19; questo è evidente anche tenendo conto solo degli 8 Paesi originariamente presi in considerazione dall’articolo.
In conclusione, non è vero che il tasso di mortalità è più alto nei Paesi con più vaccinati contro la Covid-19: i dati anzi mostrano il contrario.
No, la pandemia di Covid-19 non è stata prevista nel 1981
Secondo quanto circola su alcuni social media, un romanzo del 1981 proverebbe che la pandemia di Covid-19 è stata pianificata, ma la scienza smentisce questa tesi