Il 12 maggio 2022 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione che chiedeva di verificare l’attendibilità di una frase pronunciata dallo storico e docente dell’università di Torino Angelo D’Orsi nel corso della trasmissione di La7 Di Martedì del 10 maggio 2022.
La frase è disponibile al minuto 1:07 di questo filmato, quando D’Orsi spiega: «Vorrei ricordare che questo regime così liberale dell’Ucraina ha dichiarato Stepan Bandera eroe nazionale e vorrei ricordare che la chiesa ortodossa ucraina, che voi avete contrapposto a quella russa, lo ha fatto santo».
La notizia secondo cui la chiesa ortodossa ucraina avrebbe «fatto santo» Stepan Bandera è falsa. Andiamo con ordine.
Innanzitutto, Stepan Bandera è stato un politico nazionalista ucraino, che dopo aver collaborato con i nazisti durante la seconda guerra mondiale, fu da questi internato come prigioniero politico a causa della sua intenzione di creare uno stato ucraino indipendente, seppur fedele ad Adolf Hitler. Bandera è stato inoltre il leader dell’Upa (esercito insurrezionale ucraino), organizzazione paramilitare ucraina che nel 1942 (quando Bandera era detenuto come prigioniero) si macchiò di pulizia etnica ai danni della minoranza polacca ed ebraica nelle regioni occupate dai nazisti della Volinia e della Galizia orientale.
Ucciso nel 1959 da un agente dei servizi segreti sovietici, il 20 gennaio 2010 Bandera è stato effettivamente insignito del titolo di eroe nazionale dell’Ucraina. La decisione era stata fortemente voluta dall’allora presidente ucraino Viktor Yushchenko, autore di una campagna di riabilitazione del politico e militare nazionalista, ed era stata condannata da una risoluzione del Parlamento europeo. Il titolo è stato tuttavia revocato nel 2011, a seguito di una sentenza del tribunale amministrativo di Donetsk che dichiarava illegittima la decisione di conferire tale titolo a cittadini privi della cittadinanza ucraina (Bandera è morto nel 1959, l’Ucraina sarebbe diventata uno Stato indipendente solo nel 1991).
Non trova alcun fondamento la notizia secondo cui la chiesa ortodossa ucraina avrebbe «fatto santo» Stepan Bandera. La chiesa ortodossa ucraina è stata riconosciuta dal patriarca ecumenico di Costantinopoli solo nel 2018, quando ha ricevuto l’autocefalia (ovvero la condizione di autogoverno) e prima di allora era soggetta alle mire del patriarcato di Mosca.
In un’intervista esclusiva rilasciata alla Bbc nel 2019, l’arcivescovo Daniel di Panfilia (al tempo uno dei rappresentanti di punta della neonata chiesa ucraina) ha smentito la possibilità che la chiesa ortodossa ucraina potesse canonizzare Stepan Bandera o qualsiasi altro leader politico, ricordando in ogni caso che l’organizzazione ecclesiastica di Kiev ha il solo potere di proporre l’introduzione di nuovi santi, ma che la decisione finale sul processo sarebbe spettata a Costantinopoli. I documenti pubblici redatti dalla chiesa ortodossa ucraina negli anni che vanno dal 2018 al 2022 non contengono traccia di una proposta di questo tipo.
Esiste la possibilità che D’Orsi abbia fatto confusione e che il riferimento fosse in realtà alla notizia di una possibile canonizzazione di Andriy Bandera, padre di Stepan e presbitero cristiano vittima di persecuzioni religiose in Unione Sovietica, per il quale la chiesa greco-cattolica sta raccogliendo testimonianze al fine di avviare un processo di beatificazione. La decisione finale su tale processo sarà presa dalla Chiesa di Roma.