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No, la comunità LGBTQ non ha aggiunto la lettera “P” all’acronimo

No, la comunità LGBTQ non ha aggiunto la lettera “P” all’acronimo

9 marzo 2021
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Il 6 febbraio 2021 su Facebook è stata pubblicata un’immagine in cui si legge «Lesbian Gay Bisexual Transgender Pedosexual. LGBTP. Per chi non credeva che questo fosse il loro fine ultimo». Secondo l’immagine oggetto della nostra verifica la comunità LGBT avrebbe aggiunto la lettera P alla sigla per includere anche la pedofilia.

Si tratta di una notizia falsa che non trova riscontro in nessuna testata nazionale e internazionale e in nessun comunicato di associazione di settore.

Contattato da Reuters, un portavoce di Human Rights Campaign – organizzazione per i diritti civili che lavora per raggiungere l’uguaglianza LGBTQ (cioè delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e queer) – ha dichiarato che «il movimento LGBTQ rifiuta assolutamente qualsiasi insinuazione che la nostra comunità sia collegata a comportamenti interpersonali non consensuali».

GLAAD, un’organizzazione che lavora per l’accettazione della comunità LGBTQ ha detto all’agenzia di stampa britannica che il volantino oggetto della nostra verifica «è apparso per la prima volta sui social media anni fa e non proviene da un gruppo LGBTQ. Nessuna organizzazione LGBTQ ha legittimato la pedofilia o ha sostenuto l’aggiunta di una “P” all’acronimo come sostegno dei pedofili».

Infine, Scott McCoy, vice direttore legale ad interim del Southern Poverty Law Center‘s LGBTQ Rights & Special Litigation Practice Group, ha spiegato ad Afp che collegare la comunità LGBTQ con la pedofilia è stata a lungo una «pratica falsa e pericolosa» utilizzata dai gruppi anti-LGBTQ.

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