Dal 25 marzo su WhatsApp circola un audio, apparentemente registrato come messaggio vocale per un gruppo di amici e sfuggito al controllo dell’autrice originale, che avverte della possibilità di incorrere in sanzioni pecuniarie nel caso in cui non si conservasse lo scontrino della spesa, del supermercato o della farmacia.
La norma, mette in guardia il messaggio, sarebbe contenuta in «articolo che non è stato pubblicizzato da nessuno» e contenuto «nell’ultimo decreto legge» che servirebbe a punire le persone uscite di casa senza comprovate esigenze.
Nello scenario descritto dall’audio, le forze dell’ordine filmerebbero le targhe delle automobili sorprese in giro per poi verificare, in un successivo controllo, la validità della motivazione. Sempre secondo l’audio che circola su WhatsApp, tale informazione sarebbe stata confermata da un ex maresciallo dei Carabinieri, oggi candidato sindaco di un comune in provincia di Pistoia.
La notizia è falsa.
L’ultimo decreto-legge, datato 25 marzo, non contiene alcun riferimento circa l’obbligo per il cliente di conservare e mostrare lo scontrino, lasciando invariata la normale prassi in tema di autocertificazioni, che presuppone implicitamente la veridicità della dichiarazione del cittadino, salvo prova contraria.
Quanto poi all’utilizzo di apparecchi per filmare le targhe, l’operazione sarebbe teoricamente possibile, nei limiti della legge 689/1981 che autorizza «rilievi segnaletici, descrittivi e fotografici» per l’accertamento di illeciti amministrativi. Risulterebbe tuttavia poco praticabile nella situazione specifica, data l’impossibilità di associare univocamente il proprietario dell’automobile all’eventuale trasgressore.