Il 26 ottobre 2022 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione che chiedeva di verificare un tweet pubblicato il 25 ottobre in cui è presente un video di 1 minuto e 45 secondi che mostra il servizio di una televisione spagnola.
Nel filmato la conduttrice spiega che in Nuova Zelanda sarebbe stata approvata una nuova legge sull’eutanasia che permetterà ai pazienti affetti da Covid-19 di decidere se «continuare con la loro vita o no». Stando a quanto riportato, il governo neozelandese avrebbe assicurato ai medici che prestano questo servizio un buono di 1.087 dollari, cioè «quasi 960 euro» (calcolo che però come vedremo, stando al cambio, non torna) e un rimborso delle spese di viaggio.
Il video è accompagnato da un commento, scritto dall’autore del tweet, che recita: «Jacinda ARDEN, primo ministo della Nuova Zelanda dichiara: Eutanasia per i malati di covid, per il momento solo su base volontaria. Chi è malato di covid, o come lo chiamano long covid può decidere di farla finita a spese dello Stato. I medici riceveranno 960€ per paziente».
Si tratta di una notizia presentata senza il contesto necessario per la sua comprensione, che veicola una notizia falsa. Andiamo con ordine.
Prima di tutto è necessario precisare che il video oggetto della nostra analisi è stato originariamente pubblicato su Twitter il 4 gennaio 2022 dall’account del canale spagnolo 7NN noticias, che si definisce come la «televisione alternativa». La rete è stata fondata dalla società Producciones Audiovisuales Hispania nell’ottobre 2021 ed è considerata di stampo conservatore e ideologicamente allineata con Vox, partito politico spagnolo di estrema destra.
Passiamo ora al contenuto del filmato oggetto della nostra analisi. In Nuova Zelanda esiste una legge che garantisce il diritto alla morte assistita, nota come End of life choice act, che è entrata in vigore il 7 novembre 2021, ma che era stata approvata prima dell’inizio della pandemia, nel 2019.
La norma «dà alle persone che soffrono in modo insopportabile a causa di una malattia terminale la possibilità di richiedere legalmente l’assistenza medica per porre fine alla loro vita», ma non menziona nello specifico la Covid-19. Inoltre un portavoce del ministero della Sanità neozelandese ha precisato ai colleghi di Afp che «la Nuova Zelanda non ha approvato l’eutanasia per le persone affette da Covid-19».
Secondo quanto riportato nella legge, l’idoneità è definita caso per caso per i pazienti che si trovano in «uno stato avanzato di declino irreversibile delle capacità fisiche» e che sperimentano «una sofferenza insopportabile che non può essere alleviata in un modo che la persona considera tollerabile» (qui nella parte 1 sezione 5). Il Ministero ha precisato comunque che «la morte assistita non sostituisce le cure palliative o i servizi sanitari. È un’opzione per le persone con una malattia terminale in determinate circostanze».
Per quanto riguarda il pagamento destinato al personale sanitario e riportato nel video in analisi, i medici e gli infermieri possono ricevere finanziamenti per il servizio che forniscono e un rimborso delle eventuali spese di viaggio. Secondo le informazioni fornite dal Ministero, l’importo varia a seconda del ruolo dell’operatore sanitario nel processo. I 1.087 dollari citati nel video sono circa il compenso per quattro ore e mezza di lavoro del medico che organizza la prescrizione e la somministrazione del farmaco e certifica la morte del paziente.
È importante, però, precisare che contrariamente a quanto riportato nel filmato in questione, non si tratta di «quasi 960 euro» poiché, secondo il tasso di cambio in vigore al 27 ottobre 2022, 1.087 dollari neozelandesi corrispondono a poco più di 628 euro.
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