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Queste nuvole non sono state create artificialmente

Queste nuvole non sono state create artificialmente

19 novembre 2024
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  • Sui social sta girando il video di alcune nuvole piatte e circolari che sarebbero il frutto di programmi di geoingegneria e di Haarp.
  • La scena è realmente successa a inizio 2024 in una città della Florida.
  • Quelle nuvole sono tuttavia un fenomeno naturale e si chiamano “fallstreaks hole”, ovvero “nuvola perforata”.

Il 18 novembre 2024 è stato condiviso un video su X, registrato da un’imbarcazione in mare, dove vengono inquadrate delle nuvole piatte e circolari nel cielo. L’autore del post si interroga sul fatto se queste nuvole siano normali, alludendo al fatto che siano il risultato di progetti di «geoingegneria» e di «Haarp».

Si tratta di un contenuto presentato in maniera fuorviante, che veicola una notizia falsa.

La scena ripresa nel video si è verificata il 31 gennaio 2024 al largo di Key West, in Florida (Stati Uniti), come documentato da BlacktipH, canale social che pubblica contenuti sul mondo della pesca.

Le nuvole inquadrate sono conosciute con i nomi “fallstreaks hole”, o “hole punch cloud” (in italiano, “nuvola perforata”), e sono un fenomeno del tutto naturale. Come spiega il sito del servizio meteorologico degli Stati Uniti (NWS), queste nuvole appaiono come grandi spazi circolari o ellittici nelle nubi di tipo cirrocumulo e si verificano quando minuscole goccioline d’acqua “super raffreddate” nelle nubi evaporano o congelano improvvisamente. Queste goccioline, crescendo e diventando più pesanti, iniziano a cadere, formando un buco nella nuvola. 

Questo processo fisico per cui le gocce si trasformano in cristalli di ghiaccio può derivare da un brusco cambiamento di correnti oppure dal passaggio degli aerei, poiché l’aria intorno alle ali e al velivolo si raffredda.

Le “nuvole perforate”, dunque, non hanno nulla a che vedere né con programmi di geoingegneria, né con Haarp.

Il primo termine – geoingegneria – fa riferimento alla ricerca sulla modificazione della radiazione solare, una scienza che studia alcune possibili tecniche per modificare la quantità di radiazione solare che raggiunge la Terra, contribuendo così a ridurre il riscaldamento globale. La parola viene però spesso usata nell’ambito complottista con riferimento alle cosiddette “scie chimiche” e vari presunti piani di “manipolazione” del clima. 

Il secondo termine – “Haarp”- sta per high frequency active auroral research program, è un’installazione scientifica costruita in Alaska nel 1993 con lo scopo di studiare le proprietà e il comportamento della ionosfera per capire come questa possa influenzare i sistemi di comunicazione e navigazione militari e civili. Haarp, però, non può modificare in alcun modo gli eventi climatici.

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