Il 25 marzo 2025 è stato pubblicato su Facebook un post in cui si afferma che l’Institute for the Study of War (ISW) avrebbe definito l’operazione delle Forze armate ucraine nella regione russa di Kursk «la più inefficace degli ultimi 200 anni di storia militare». Nel post è presente anche un video in inglese, con il logo dell’ISW, in cui viene riportata e dettagliata questa presunta notizia.

Il contenuto fa riferimento all’offensiva lanciata a sorpresa ad agosto 2024 dall’esercito ucraino nella regione russa di Kursk, al confine con l’Ucraina, che ha portato le forze armate di Kiev a conquistare e occupare parte del territorio russo in modo da avere maggiore potere nelle trattative per porre fine al conflitto e distogliere parte dell’esercito russo impegnato in Ucraina. 

A metà marzo è iniziato il ritiro ucraino dal Kursk, dopo la riconquista parziale da parte dell’esercito russo della regione. Il 17 marzo 2025 la BBC ha scritto che per questo motivo le speranze che l’Ucraina possa scambiare il territorio di Kursk con una parte del proprio territorio occupato dai russi sono notevolmente diminuite.

La notizia riportata nel post è falsa. 

L’ISW, gruppo di ricerca e think tank americano senza scopo di lucro che produce analisi su conflitti e guerre in diverse parti del mondo (compresa la guerre in Ucraina), non ha mai pubblicato un’analisi e un video in cui sostiene che l’offensiva nel Kursk è stata l’operazione più inefficace degli ultimi 200 anni di storia militare. 

Il 6 febbraio 2025 l’istituto ha invece pubblicato un’analisi sull’offensiva ucraina nella regione russa, a 6 mesi dal suo inizio, scrivendo che l’operazione ha evidenziato come l’Ucraina ha potuto «sfruttare le vulnerabilità nelle riserve di manodopera della Russia e nella progettazione della campagna dell’intera guerra per esercitare un controllo limitato sulle attività del campo di battaglia russo in Ucraina e generare pressioni informative e politiche strategicamente significative sulla Russia».

Shayan Sardarizadeh, giornalista della BBC esperto di disinformazione online, ha affermato che il falso video attribuito all’ISW e la relativa notizia infondata è il frutto di un’operazione di disinformazione russa. Il video in questione è stato infatti diffuso poco prima della metà di marzo da parte di account su X e canali Telegram che in passato hanno condiviso contenuti di  propaganda russa.