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No, l’OMS non ha confermato la tesi di Giambruno su alcol e violenze sessuali

No, l’OMS non ha confermato la tesi di Giambruno su alcol e violenze sessuali

6 settembre 2023
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Il 5 settembre 2023 il quotidiano Secolo d’Italia ha pubblicato un articolo intitolato “L’Oms conferma la tesi di Giambruno: l’alcol è la prima causa della violenza contro le donne”. Nell’articolo si legge che l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) avrebbe pubblicato uno studio nel quale conferma che l’alcol è la principale causa scatenante della violenza contro le donne. Questo studio, dunque, secondo il Secolo d’Italia, spegnerebbe «le sterili polemiche contro Andrea Giambruno», criticato «per avere messo in correlazione l’uso di alcol all’aumento della violenza di genere».

Il riferimento è a quanto dichiarato dal giornalista Andrea Giambruno durante la puntata del 28 agosto 2023 di Diario del giorno, programma televisivo in onda su Rete4. Parlando dei recenti casi di violenza sessuale accaduti Palermo e a Caivano, e di come le ragazze possano tutelarsi, Giambruno ha dichiarato che «se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche, e poi rischi che effettivamente il lupo lo trovi».

L’informazione riportata dal quotidiano è fuorviante e veicola una notizia falsa. 

Il Secolo d’Italia fa riferimento al documento “RESPECT women – Preventing violence against women” (in italiano, “RISPETTARE le donne – Prevenire la violenza contro le donne”), pubblicato nell’aprile 2019 dall’OMS. Il testo è un aggiornamento di un precedente lavoro redatto nel 2015 dalle Nazioni Uniti (ONU) e intitolato “A framework to underpin action to prevent violence against women” (in italiano: “Quadro di riferimento per sostenere l’azione di prevenzione della violenza contro le donne”). Secondo quanto riportato dall’agenzia delle Nazioni Unite deputata alla sanità, la violenza contro le donne «è un grave problema di salute pubblica radicato nella disuguaglianza di genere» che rappresenta «una grave violazione dei diritti umani delle donne che colpisce la vita e la salute di milioni di donne e ragazze». A livello mondiale, come mostrano i dati dell’OMS, più di una donna su tre – circa il 35 per cento – ha subìto violenza fisica e/o sessuale nel corso della sua vita. Nella maggior parte dei casi l’aggressore è il proprio partner. Questi numeri si ritrovano anche nel contesto italiano, dove il 31,5 per cento delle donne tra i 16 e i 70 anni ha subìto una qualche forma di violenza fisica o sessuale.

Per combattere e prevenire questo genere di violenza, dunque, l’OMS ha raccolto e aggiornato in un documento le principali cause e fattori scatenanti, stilando una serie di strategie e linee guida indirizzate soprattutto a chi prende decisioni in ambito politico e sociale. 

Tra i fattori che aumentano il rischio di commettere violenza nei confronti della propria partner, l’OMS cita, in inglese, un basso livello di istruzione, traumi legati a maltrattamenti infantili o all’esposizione a violenza domestica, atteggiamenti di accettazione di violenza e disuguaglianza di genere e un eccessivo consumo di alcol. 

L’OMS dunque suggerisce che il consumo di alcol da parte dell’aggressore è un fattore che aumenta il rischio di commettere violenza sulla propria partner. Il collegamento tra alcol e violenza di genere era stato dimostrato già in passato dall’agenzia delle Nazioni Unite. Per Andrea Giambruno, al contrario, il rischio delle donne di subire violenza aumenta quando sono le donne stesse ad assumere alcol e «perdere i sensi». Perciò non è vero che quanto dichiarato dall’OMS conferma la tesi di Andrea Giambruno sulla correlazione tra consumo di alcol e violenza di genere. 

Inoltre, per l’OMS sono molteplici i motivi che contribuiscono al fenomeno della violenza di genere, tra cui appunto l’assunzione di alcol da parte dell’aggressore. Questo fattore, però, non è definito «la principale causa scatenante della violenza contro le donne», come erroneamente riportato da Secolo d’Italia nell’articolo oggetto della nostra analisi.

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