Logo
L’OMS non ha detto che l’Mpox è un «effetto collaterale» del vaccino anti-Covid

L’OMS non ha detto che l’Mpox è un «effetto collaterale» del vaccino anti-Covid

17 ottobre 2024
Condividi
Il 17 ottobre 2024 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare un post pubblicato due giorni prima su X. Il tweet contiene lo screenshot di un articolo dell’11 ottobre 2024 intitolato  “L’OMS ammette che il vaiolo delle scimmie è un ‘effetto collaterale’ del ‘vaccino’” Covid”.

L’articolo diffonde una notizia falsa.

A pubblicare la notizia è Slay News, sito che nelle proprie info specifica di essere un società di «media alternativa» e che ha già diffuso informazioni false, anche sui vaccini anti-Covid.

Nell’articolo si legge che l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) avrebbe ammesso che l’Mpox (inizialmente noto come “vaiolo delle scimmie”) è un «effetto collaterale» del vaccino anti-Covid perché sul sito VigiAccess, tra i possibili «effetti collaterali» del vaccino di Pfizer, rientra anche «monkeypox», ovvero l’Mpox.

Consultando la pagina del vaccino di Pfizer su VigiAccess effettivamente queste tre malattie sono nella lista dei “possibili effetti collaterali”, sotto la categoria “Infections and infestations”. Ma ciò non significa che il vaccino anti-Covid sia la loro causa.

Come già spiegato su Facta, VigiAccess è un progetto lanciato dall’Oms nel 2015 con l’obiettivo dichiarato di «fornire accesso pubblico» alle informazioni contenute in VigiBase, il database globale dell’Oms sui possibili effetti avversi segnalati dei medicinali. Sul sito di VigiAccess si legge che questo strumento di ricerca si pone come «utile punto di partenza» per le persone che desiderano approfondire i possibili effetti collaterali riportati dopo l’immunizzazione. La stessa homepage di VigiAccess, tuttavia, avverte che le informazioni riportate sul sito «non riflettono alcun collegamento confermato tra un medicinale e un effetto collaterale» e che la conferma di un nesso causale è un «processo complesso» che richiede un’approfondita valutazione scientifica. Lo scopo del progetto è diverso: quello di raccogliere tutti i sospetti effetti collaterali sopraggiunti dopo l’assunzione di farmaci, così da monitorare la loro sicurezza.

In nessuna occasione l’OMS ha dichiarato che l’Mpox è un effetto collaterale del vaccino anti-Covid. Contattata da Facta, l’agenzia della sanità delle Nazioni Unite ha confermato che quanto diffuso da Slay News è «una notizia falsa», aggiungendo che «gli effetti collaterali segnalati del vaccino Covid-19 sono stati per lo più lievi o moderati e sono durati non più di qualche giorno, e quelli più tipici includono dolore nel sito di iniezione, febbre, affaticamento, mal di testa, dolori muscolari, brividi e diarrea».

La notizia falsa per cui l’Mpox viene erroneamente definito un effetto collaterale del vaccino anti-Covid circola da un paio di anni. Come spiegato a DW dalla microbiologa e immunologa Kari Moore Debbink, della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, «i vaccini Covid mRNA sono stati utilizzati in tutto il mondo, mentre i casi di Mpox si verificano tipicamente in alcuni Paesi dell’Africa, con un piccolo numero di casi al di fuori di queste regioni. Pertanto, non esiste alcun collegamento geografico tra l’uso dei vaccini Covid a mRNA e i casi di Mpox».

Tra l’altro, l’Mpox è stato identificato per la prima volta nell’uomo nel 1970, nei villaggi rurali delle foreste pluviali dell’Africa centrale e occidentale. Anche a livello cronologico, si può dedurre quindi che non c’è correlazione.

Potrebbero interessarti
Segnala su Whatsapp