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Questa psicologa che spiega come riconoscere il genere degli animali non è reale

Questa psicologa che spiega come riconoscere il genere degli animali non è reale

31 ottobre 2024
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  • Su X è stato ripreso un tweet del 2022 che consiglia di fare attenzione ai segnali dei propri animali domestici per esprimere la propria identità sessuale.
  • A condividere il post è stata «@AnnLesbyPhD», un account satirico.
  • Il suo post è stato però preso per vero da molte persone.

Il 31 ottobre 2024 è stato pubblicato su X lo screenshot di un tweet di «@AnnLesbyPhD» in cui si legge che «assegnare al vostro animale domestico il genere sbagliato può avere serie ripercussioni psicologiche». Dunque, bisognerebbe fare attenzione ai segnali dell’animale, che «dirà la sua identità sessuale attraverso cose come il linguaggio del corpo, la preferenza per i giocattoli e le reazioni agli abitini che gli farete indossare».

Chi ha condiviso lo screenshot commenta: «ormai sono fuori controllo. Ma si può essere più cretini di così?».

Il post dello screenshot è nato con intento satirico, ma è poi stato ripreso fuori dal suo contesto originario e creduto reale.

Non ci sono riscontri di una «psicologa di genere per animali domestici» – professione che non risulta esistere, e nemmeno di un presunto libro intitolato “Canine Abortifacientes”.

L’autrice del post presente nello screenshot, «Ann Lesby», che su X si identifica come una «premiata psicologa di genere per animali domestici», «1/8 Lesbica nera semitrans che frequenta uomini» e «autrice del bestseller Canine Abortifacients (traducibile con “farmaci abortivi per cani”, ndr)», non è una persona reale, ma un account comico e satirico. 

Il profilo su X rimanda inoltre agli articoli di «Ann Lesby» su OUTspoken, sito web che «cerca di amplificare le voci messe a tacere o sminuite dalle strutture politiche di sinistra» e affiliato a Log Cabin Republicans, un gruppo che cerca di rendere il Partito Repubblicano statunitense più inclusivo sulla comunità queer. Gli articoli a nome di Ann Lesby sono taggati come «umorismo». Anche la pagina Facebook di «Ann Lesby» specifica di pubblicare satira.

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