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Questo video non mostra un «rifugiato dall’Ucraina» che «spiega agli italiani chi è il capo della casa», è del 2018

Questo video non mostra un «rifugiato dall’Ucraina» che «spiega agli italiani chi è il capo della casa», è del 2018

17 marzo 2022
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Il 16 marzo 2022 il direttore dell’agenzia spaziale russa ed ex vice-primo ministro della Federazione russa Dmitry Rogozin ha pubblicato un tweet contenente un video di due minuti girato in metropolitana, che mostra un uomo con giubbotto nero e testa rasata mentre alza la voce e spintona un secondo uomo, con capelli e barba neri. Dopo alcuni attimi di concitazione, il primo colpisce il secondo, lasciandolo riverso a terra e ferendo una donna.

Il video è accompagnato da un testo in lingua italiana che recita: «Ucraina ed Europa? “Rifugiato” dall’Ucraina spiega agli italiani chi è il capo della casa. Probabilmente i fascisti ucraini vieteranno presto agli italiani in Italia di parlare italiano. L’Europa ora l’Ucraina!».

Si tratta di un filmato presentato senza il contesto necessario alla sua comprensione, che veicola una notizia falsa.

 Il video non è stato girato in questi giorni, come farebbe supporre il riferimento allo status di «rifugiato» contenuto nel tweet. La Convenzione di Ginevra, un trattato delle Nazioni Unite redatto nel 1951 e firmato da 147 Paesi, definisce un rifugiato colui che «temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori del Paese di cui è cittadino e non può o non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese». Il riferimento, in questo caso, sarebbe quindi ai profughi del conflitto in corso in Ucraina, che dal 24 febbraio 2022 (data dell’invasione militare russa) sono in tutto oltre tre milioni.

Come riportato in questo articolo del Corriere della Sera,  il video pubblicato da Rogozin risale in realtà al mese di novembre 2018 e mostra una tentata rapina, commessa da due cittadini ucraini ai danni di un uomo di origini indiane su un convoglio della metropolitana Roma Lido. Secondo quanto appreso dagli inquirenti, i due aggressori erano ubriachi e nella colluttazione, oltre a proferire epiteti razzisti nei confronti della vittima, hanno ferito una donna, anch’essa cittadina ucraina. 

Si tratta dunque di un vecchio filmato, che non ha nulla a che fare con l’attuale conflitto in Ucraina e che mostra un’aggressione compiuta ai danni di un uomo di origini indiane.

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