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No, Reuters non ha ricevuto 9 milioni di dollari dal Pentagono per ingannare l’opinione pubblica

No, Reuters non ha ricevuto 9 milioni di dollari dal Pentagono per ingannare l’opinione pubblica

19 febbraio 2025
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  • Circola la notizia secondo cui l’agenzia di stampa Reuters avrebbe ricevuto 9 milioni di dollari dal Pentagono per attività di “Ingegneria sociale” e “Falsificazione strategica”.
  • Si tratta di una notizia falsa diffusa dall’amministrazione Trump.
  • Il contratto, che non prevedeva un programma per ingannare l’opinione pubblica, è stato firmato con Thomson Reuters Special Service (TRSS), un’azienda che opera separatamente dall’agenzia di stampa Reuters.

L’8 febbraio 2025 è stato pubblicato su X un post secondo cui l’agenzia di stampa Reuters avrebbe «riscosso 9 milioni di dollari da Darpa/Pentagono per attività di “Ingegneria sociale” e “Falsificazione strategica”». 

Il post è accompagnato da due screenshot in cui si legge che la Thomson Reuters Special Service (TRSS) avrebbe ricevuto 9.147.532,00 dollari per un programma di «Active Social Engineering Defense (ASED)» e «Scale Social Deception (LSD)» (in italiano, rispettivamente, «Difesa attiva dall’ingegneria sociale» e «Inganno sociale su scala»). 

Il finanziamento sarebbe stato assegnato dalla «Air Force Research Laboratory (AFRL)», centro di ricerca dell’aeronautica militare statunitense, e sponsorizzato dalla «Defence Advanced Research Project Agency (DARPA)», l’agenzia governativa statunitense del Dipartimento della Difesa (DOD, la cui sede è il Pentagono, in Virginia) incaricata dello sviluppo di nuove tecnologie per uso militare. 

La notizia è presentata in maniera fuorviante e fa parte del filone disinformativo che vede Elon Musk, a capo del “dipartimento” dell’efficienza governativa (conosciuto come “DOGE”), screditare alcune agenzie federali statunitensi. La storia falsa è stata rilanciata anche dallo stesso presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Gli screenshot presenti sul post provengono l’uno dal sito USAspending.gov, il database delle spese del governo federale degli Stati Uniti, e l’altro dal sito Highergov.com, una piattaforma di market intelligence privata che fornisce analisi di dati. 

Il contratto in questione denominato “Active social engineering defense (ASED) Large scale sociale deception (LSD)” è iniziato il 28 settembre 2018, durante la prima amministrazione di Donald Trump, e si è concluso il 29 novembre 2022 con l’ex presidente Joe Biden. Era stato assegnato dall’Air Force Research Laboratory e finanziato dalla DARPA alla Thomson Reuters Special Services (TRSS). 

Come si legge nel sito di TRSS, l’azienda attraverso «tecnologie avanzate e competenze approfondite» punta ad aiutare i clienti «a mitigare i rischi e prendere decisioni informate». In particolare, TRSS fornisce anche soluzioni basate su analisi di dati per lavorare sulle difese contro i cyberattacchi di ingegneria sociale, una forma di minaccia informatica in cui le persone vengono indotte con l’inganno a divulgare informazioni sensibili.

TRSS non ha però nulla a che vedere con l’agenzia di stampa Reuters. Le due aziende, infatti, pur facendo parte entrambe della corporation Thomson Reuters con sede in Canada, hanno due separati consigli di amministrazione e hanno due sedi principali distinte (l’una negli Stati Uniti, l’altra in Regno Unito). Lo stesso CEO di TRSS Steve Rubley ha confermato che le due aziende operano separatamente, specificando che «da decenni TRSS fornisce software e servizi informativi alle agenzie governative degli Stati Uniti» con lo scopo di «aiutare a identificare e prevenire le frodi, sostenere la sicurezza pubblica e promuovere la giustizia».

Il contratto inoltre non prevedeva l’attuazione di un programma per ingannare l’opinione pubblica, come suggerito nel post analizzato. Come spiegato infatti da Tabatha Thompson, portavoce di DARPA, e da Chelsea Dietlin, portavoce del Dipartimento della Difesa, TRSS è stata selezionata in modo competitivo per testare appunto gli strumenti difensivi dell’agenzia statunitense contro le minacce di ingegneria sociale.

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