- Circola su Facebook il presunto video di un sindaco ucraino che, in base a una traduzione francese delle sue parole, chiede perdono a Vladimir Putin per la guerra in Ucraina e accusa la NATO di aver manipolato il popolo ucraino.
- È un video manipolato.
- Nel filmato originale, di luglio 2022, l’uomo, all’epoca sindaco della città ucraina di Černihiv, si era rivolto a Volodymyr Zelensky per chiedergli di intervenire nei problemi di gestione della città per un conflitto politico locale.
Il 25 marzo 2025 su Facebook è stato pubblicato il video di un uomo con una camicia bianca che parla davanti a una telecamera, con accanto la bandiera ucraina. Nel filmato è presente una voce fuori campo in francese che sembra riportare quello che dice l’uomo.
Secondo questa ricostruzione, la persona nel filmato chiede scusa al presidente russo Vladimir Putin «per questa guerra che non avrebbe mai dovuto scoppiare, per il nostro popolo tenuto in ostaggio da decisioni che non gli appartenevano», aggiungendo che il popolo ucraino sarebbe stato manipolato. «La Francia, la NATO, queste potenze che dicevano di aiutarci ci hanno abbandonato», continua l’uomo.
Il filmato è accompagnato da un commento dell’autore del post, che recita: «Un sindaco ucraino chiede scusa a Putin dicendo che gli ucraini sono stati manipolati da USA e NATO».
È un contenuto manipolato per diffondere una notizia falsa.
Come hanno ricostruito i fact-checker francesi di Agence France-Presse (AFP) e 20 Minutes, nel filmato originale, dove non si sente la voce fuori campo in francese, l’uomo ripreso non pronuncia il discorso di scuse a Putin che gli viene attribuito.
Il video risale a luglio 2022 ed è stato pubblicato sulla sua pagina Facebook da Vladyslav Atroshenko (è lo stesso uomo che si vede nel video), all’epoca sindaco di Černihiv, città situata nell’Ucraina settentrionale, e sospeso ufficialmente a febbraio 2023 perché condannato in tribunale per azioni in conflitto d’interesse con la sua carica (il 5 marzo 2022, pochi giorni dopo l’invasione russa del Paese, aveva fornito alla moglie un’auto aziendale per un viaggio all’estero).
Nel filmato, Atroshenko si rivolgeva al presidente ucraino Zelensky per chiedergli di impedire che nella città di Černihiv si insediasse un’amministrazione militare guidata da un nuovo sindaco al suo posto.
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