- Su TikTok circola la notizia di un nuovo presunto documento declassificato secondo cui gli Stati Uniti, con il coinvolgimento di Henry Kissinger, sarebbero i veri responsabili della morte di Aldo Moro.
- Il documento in questione risulta essere declassificato dal 1998, e riporta la trascrizione di un incontro alla Casa Bianca a cui erano presenti Moro e il segretario di Stato statunitense Henry Kissinger.
- In nessun punto della trascrizione dell’incontro si parla di uccidere il leader della DC o è presente una minaccia nei confronti di Aldo Moro.
Il 19 marzo 2025 è stato pubblicato su TikTok uno screenshot in cui si legge che Aldo Moro, ex presidente del consiglio italiano e tra i fondatori della Democrazia Cristiana (DC), assassinato nel 1978 dalle Brigate Rosse, sarebbe stato «ucciso dagli Stati Uniti».
La prova, prosegue il testo, si troverebbe in presunti documenti «resi pubblici dopo 50 anni che inchiodano Henry Kissinger», l’ex politico e diplomatico statunitense morto nel 2023. Nella foto che accompagna lo screenshot compare anche l’immagine di un documento in bianco e nero.
Si tratta di un contenuto presentato in maniera fuorviante, che diffonde una notizia infondata.
Il post analizzato riprende il titolo di un articolo pubblicato il 15 marzo 2025 da DC News, sito che già in precedenza ha diffuso disinformazione. L’articolo di DC News a sua volta riporta integralmente un articolo del quotidiano Il Tempo sempre del 15 marzo, che però ha un titolo differente. Il titolo del quotidiano italiano è infatti “Aldo Moro, l’ultima verità. L’ordine di Kissinger all’Italia nei documenti top secret della Casa Bianca”. I documenti citati dal quotidiano, è bene precisare, non hanno alcun legame con quelli recentemente desecretati dall’amministrazione Trump e che riguardano invece gli assassinii del presidente John F. Kennedy, del senatore Robert F. Kennedy, e del reverendo e attivista Martin Luther King, Jr.
Nell’articolo del Tempo – pubblicato in occasione del quarantasettesimo anniversario del sequestro di Aldo Moro avvenuto il 16 marzo 1978 – si racconta dell’incontro teso tenutosi il 25 settembre 1974 alla Casa Bianca tra il presidente statunitense Gerald Ford, il presidente della Repubblica Giovanni Leone, l’allora segretario di Stato statunitense Henry Kissinger e Aldo Moro, all’epoca ministro degli Esteri. Nel pezzo si legge che in quell’occasione gli esponenti politici statunitensi avevano respinto con forza la possibilità che il partito comunista italiano potesse dare al governo italiano un appoggio esterno per il timore che eventuali informazioni militari potessero finire alla Russia, potenza rivale degli Usa nella Guerra Fredda.
La trascrizione di questa conversazione è disponibile sul sito ufficiale dei documenti storici relativi alla relazioni estere degli Stati Uniti. Questo documento non è stato declassificato «50 anni dopo l’assassinio di Moro», come titolato da DC News, ma nel 1998, cioè 20 anni dopo, come si può constatare dal timbro sulla trascrizione originale conservata dal Museo presidenziale “Gerald R. Ford”. Inoltre, né nell’articolo de Il Tempo, né nel documento originale citato, si legge che a uccidere Aldo Moro siano stati gli Stati Uniti e in particolare Kissinger.
Nell’articolo del quotidiano italiano si legge invece che «fuori dalla riunione e da orecchie indiscrete», l’allora segretario di Stato statunitense avrebbe rivolto a Moro queste parole: «Onorevole, lei la deve smettere di perseguire il suo piano politico o la pagherà cara». Questa presunta frase attribuita a Kissinger non è nuova. Come infatti si legge in un pezzo del 2023 dell’agenzia stampa AdnKronos, «fu Corrado Guerzoni, portavoce di Aldo Moro, in una testimonianza giurata in sede processuale ai terroristi delle Br, a raccontare quel colloquio con Kissinger, avvenuto a margine di una cena ufficiale a Washington».
Kissinger ha però sempre smentito di aver pronunciato una simile frase. In un’intervista pubblicata dal Sole 24 Ore nel 2023 l’ex diplomatico statunitense affermò: «Non ho mai detto una cosa del genere!»
- Questa ricostruzione sulla condanna di Marine Le Pen è falsaQuesta ricostruzione sulla condanna di Marine Le Pen è falsa
- Dustin Hoffman non ha detto che «l’umanità è sotto sequestro da quando è nata Israele»Dustin Hoffman non ha detto che «l’umanità è sotto sequestro da quando è nata Israele»