Il 12 settembre 2022 è stato pubblicato un tweet contenente tre foto del carro funebre che lo stesso giorno ha trasportato il feretro della regina Elisabetta II dalla residenza di Balmoral a Edimburgo, da dove ha poi preso il volo verso Londra. Le immagini sono accompagnate da un commento, scritto dall’autore del tweet, in cui si legge: «Osserva il carro funebre che sta trasportando la Regina Elisabetta II da Balmoral a Edimburgo. Bandiera stropicciata = traditore. Targa WP4597. WP = WITNESS PROTECTION (PROTEZIONE TESTIMONI). 45 = Donald J.Trump (45° Presidente Stati Uniti d’America). 97= anno in cui Diana “morì”».
Si tratta di un’informazione priva di fondamento.
Innanzitutto, non esiste alcuna testimonianza che colleghi una bandiera stropicciata al significato del tradimento. Quanto alla targa del carro funebre, questa non nasconde in realtà alcun messaggio in codice: la targa WP4597 è semplicemente il codice di immatricolazione del veicolo scelto per l’ultimo viaggio della Regina, un’autofunebre Binz H4 di colore nero basata su un modello di Mercedes-Benz Classe E.
Il sistema di immatricolazione britannico prevede che le targhe contengano cinque lettere intervallate da due numeri. Le prime due lettere si riferiscono rispettivamente alla città e all’ufficio della motorizzazione civile dove il veicolo è stato immatricolato, mentre i due numeri cambiano ogni 6 mesi, ma indicano l’anno di immatricolazione. Le ultime tre lettere vengono generate casualmente per rendere ogni targa unica.
Ciò non vale per le targhe personalizzate, che possono essere acquistate e il cui formato varia in base al prezzo. È il caso del carro funebre della Regina, messo a disposizione dalla compagnia di servizi funebri William Purves e che riporta nella targa le iniziali dell’azienda, WP appunto. Tutti i veicoli William Purves sono stati immatricolati con le stesse iniziali (come si può vedere qui, qui e qui), che dunque non hanno nulla a che fare con un presunto messaggio pro-Trump.
Il veicolo non è dunque stato creato appositamente per la sovrana, ma è stato ridipinto di nero per l’occasione, in modo tale da rispettare il protocollo reale, ha fatto sapere l’azienda.
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