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No, nel 2025 il governo italiano non introdurrà una tassa sugli smartphone

No, nel 2025 il governo italiano non introdurrà una tassa sugli smartphone

24 ottobre 2024
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  • Su TikTok è stata diffusa la falsa notizia di una presunta tassa italiana sugli smartphone.
  • L’informazione infondata nasce da una lettura errata di uno studio olandese che suggerisce un aumento del costo degli smartphone per compensare i danni alla biodiversità.
  • Né il governo olandese né quello italiano hanno proposto una tassa sugli smartphone.

Il 20 ottobre 2024 è stato pubblicato su TikTok un video in cui si vede una foto di vecchi cellulari e si sente una voce fuori campo dire in italiano che «nel 2025 verrà introdotta una tassa per tutti i possessori di smartphone». Questa tassa, «dai 70 ai 150 euro annui» sarebbe sugli «smartphone prima del 2015», mentre per i telefoni di ultima generazione raggiungerebbe i 500 euro annui.  

Si tratta di una notizia falsa. 

Non ci sono riscontri del fatto che il governo italiano stia per istituire una tassa di questo tipo. 

La notizia infondata è presumibilmente nata dalla lettura errata di un rapporto pubblicato l’8 ottobre 2024 dalla banca olandese Abn Amro e dall’azienda di consulenza Impact Institute. In Italia, alcuni giorni dopo, alcuni media hanno pubblicato articoli sul rapporto in questione definendo “tassa green” ciò che nello studio viene indicato come «tariffa di compensazione» per arginare l’impatto della produzione di uno smartphone sulla biodiversità. 

Infatti, nel rapporto si legge che la produzione di uno smartphone provocherebbe la distruzione di circa 16,6 metri quadri di territori ad alta biodiversità. Per arginare questo impatto, il rapporto sostiene che uno smartphone dovrebbe costare 7,10 euro in più. «Questi introiti», si legge ancora, «dovrebbero essere utilizzati per far fronte alla perdita di biodiversità». In nessuna sezione del comunicato stampa che presenta il report è presente la parola «tassa». 

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