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L’uragano Kirk non sarà «un’apocalisse» per l’Europa

L’uragano Kirk non sarà «un’apocalisse» per l’Europa

9 ottobre 2024
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Il 7 ottobre 2024 è stato pubblicato un video su TikTok in cui si vede un’animazione metereologica, e nello specifico un sistema nuvoloso in movimento verso l’Europa. Si tratterebbe, come si legge in sovraimpressione, dell’uragano Kirk, «il primo della storia a raggiungere l’Europa». Si legge anche che l’uragano è di categoria 4 e che sarà «un’apocalisse».

La notizia è falsa. 

I sistemi nuvolosi in movimento verso l’Europa che si vedono nel video su TikTok non rappresentano un uragano. Infatti, ciò che colpirà l’Europa centrale nelle giornate del 9-10 ottobre sarà l’ex-uragano Kirk. Capiamo perché. 

L’uragano Kirk è partito il 29 settembre dai pressi delle isole di Capo Verde, al largo dell’Africa Occidentale, ha sfiorato le Bermuda, al largo del Nord America, per poi virare verso est. Dopo aver raggiunto il 4 ottobre la categoria 4 della scala Saffir-Simpson –  un sistema di misurazione dell’intensità dei cicloni tropicali – si è spostato a nord delle Isole Azzorre, che si trovano al largo del Portogallo. 

Screenshot della redazione di Facta del percorso dell’uragano Kirk visualizzato su Accuweather.com [ndr: il percorso dopo il 7 ottobre non è più tracciato perché Kirk non è più considerato un uragano]

Come spiegato da Geopop, la risalita a latitudini sempre più elevate ha tolto energia all’uragano, che dopo il 7 ottobre si è trasformato in tempesta extratropicale. Il suo arrivo sulle coste europee è previsto per le giornate del 9 e del 10 ottobre. 

Quindi, è vero che l’ex-uragano Kirk porterà venti tempestosi su Portogallo, Francia e Italia, ma è scorretto parlare di “uragano di categoria 4”: infatti, Kirk è ora stato classificato come tempesta extratropicale, e non più come uragano.

Il meteorologo Lars Lowinski ha spiegato a Euronews Green che non ci troviamo più «di fronte a una tempesta tropicale con la tipica struttura nuvolosa rotonda e simmetrica e un occhio calmo al centro». Questo perché una qualsiasi tempesta diventa meno “tropicale” quando si allontana dalle acque calde.

Finora, l’Europa non ha mai sperimentato un uragano del tutto sviluppato, soprattutto per via del fatto che le acque dell’Oceano Atlantico settentrionale sono più fredde rispetto a quelle tropicali. 
«Tempeste di vento nord-atlantiche sono frequenti sull’Atlantico settentrionale e sull’Europa occidentale durante l’autunno e l’inverno», ha aggiunto ancora Lowinski. Sebbene tempeste del genere non siano insolite in questa stagione, Kirk è stato insolitamente intenso per la sua area di sviluppo, più a est del solito. Lowinski ha sottolineato che «il fatto che una tempesta così intensa si sia potuta sviluppare così a est potrebbe essere un altro segno dell’effetto del cambiamento climatico, dato che le temperature della superficie del mare sono superiori alla media in gran parte dell’Atlantico settentrionale». Infatti, una temperatura superficiale degli oceani più alta significa più energia disponibile per “alimentare” questi sistemi.

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