Il 17 ottobre 2022 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione che chiedeva di verificare un video pubblicato su TikTok il giorno precedente che mostra lo screenshot di un articolo pubblicato su IlCorriere.it (sito da non confondere con quello del Corriere della sera, cioè corriere.it) e intitolato “Ursula von der Leyen ufficialmente indagata dalla Procura europea per le trattative private con Pfizer nell’acquisto dei vaccini per l’intera Europa”.
Il riferimento è alla notizia pubblicata il 28 aprile 2021 dal New York Times, secondo cui la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e l’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla, si sarebbero scambiati diversi sms e telefonate private in merito all’acquisto dei vaccini anti-Covid da distribuire nei Paesi dell’Unione europea. Successivamente a una serie di denunce e richieste di chiarimenti da parte di soggetti diversi tra i quali figurano la Mediatrice europea Emily O’Reilly, alcuni membri del Parlamento europeo e Organizzazioni non governative, la Commissione europea aveva indagato e dichiarato di non essere riuscita a trovare le comunicazioni private scambiate tra la Presidente e Bourla.
Il contenuto riportato nel video oggetto della nostra analisi secondo cui Von der Leyen sarebbe «ufficialmente indagata dalla procura europea» è impreciso e veicola una notizia infondata.
La Procura europea (Eppo), organismo indipendente dell’Unione europea che ha il compito di indagare, perseguire e giudicare i reati contro gli interessi finanziari dell’Ue, il 14 ottobre 2022 ha dichiarato ufficialmente di aver avviato un’indagine sull’acquisto dei vaccini anti-Covid nell’Unione europea, spinta da un «altissimo interesse pubblico». Nel fare questa dichiarazione, però, l’Eppo ha anche chiarito che in questa fase dell’indagine «non saranno resi pubblici ulteriori dettagli».
Contrariamente a quanto riportato nel video oggetto della nostra analisi, non è dunque possibile affermare che la presidente della Commissione europea Von der Leyen sia ufficialmente indagata, in quanto la Procura europea non ha precisato chi sia oggetto di indagine, né quali contratti per i vaccini dell’Ue siano sotto esame.
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