- Secondo un video diffuso online, in Germania gli scrutatori avrebbero distrutto le schede elettorali inviate per posta che contenevano il voto per AfD.
- La notizia è falsa
- Le buste delle schede elettorali nella clip virale non combaciano con quelle autentiche.
Il 23 febbraio 2025 è stato condiviso su X un filmato di una persona che apre delle lettere color rosa contenti delle schede elettorali, distruggendo quelle che riportano i voti per il partito di estrema destra tedesco Alternative für Deutschland (AfD), mentre mette da parte quelle per l’Unione cristiano-democratica di Germania (CDU).
«I voti postali dell’AfD sono stati distrutti poco prima delle elezioni tedesche», commenta l’autore del post, riferendosi alle votazioni del Parlamento tedesco tenutesi il 23 febbraio 2025, dove il partito di estrema destra AfD è arrivato secondo con il 20,8 per cento, dietro alla CDU che ha ottenuto il 28,6 per cento dei voti.
La notizia è falsa.
In Germania è consentito il voto postale anticipato, dietro richiesta, se una persona non può recarsi alle urne il giorno delle votazioni. Chi fa richiesta riceverà una serie di documenti: la scheda elettorale (chiamata “Stimmzettel”), una tessera elettorale (“Wahlschein”), il foglio informativo con istruzioni sul voto per corrispondenza, la busta della scheda elettorale e la busta rossa per il voto postale con indirizzo di ricezione.
Il video in analisi, che circola online almeno dal 20 febbraio 2025, non mostra tuttavia scrutatori tedeschi che distruggono le schede elettorali con il voto per AfD. I documenti del filmato, infatti, non sono autentici, come spiegato in un comunicato stampa dal funzionario elettorale statale di Amburgo Oliver Rudolf.
Confrontando i documenti del filmato con quelli originali, condivisi dall’Ufficio elettorale statale di Amburgo, si può notare infatti come la busta del voto postale sia di un colore differente (quella autentica è rossa, non rosa), e abbia una chiusura e un’etichettatura diversa.

Anche la busta bianca che contiene la scheda elettorale è differente rispetto a quella originale: la lingua di chiusura è larga e arrotondata, mentre quella autentica è più stretta e rettangolare.

L’ufficio responsabile della supervisione delle elezioni in Germania a livello federale ha confermato ai fact checker di Logically Facts che «non sono stati segnalati episodi di schede elettorali stracciate, né ad Amburgo né altrove».
Secondo il ministero dell’Interno tedesco, scrive Der Spiegel, il video sembra essere stato diffuso dalla campagna di disinformazione russa Storm-1516, che aveva già colpito le presidenziali statunitensi di novembre 2024. La stessa campagna ha creato più di 100 siti web fittizi in lingua tedesca per diffondere notizie false e infondate e screditare diversi politici tedeschi, come scoperto da un’inchiesta di Correctiv e Newsguard.
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