Il calendario della disinformazione 2024 - Facta
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Il calendario della disinformazione 2024

Quello appena terminato è stato un anno piuttosto intenso, caratterizzato da vecchi e nuovi conflitti, talvolta da nuove ondate di violenza intervenute in scenari di tensione già noti. È stato un anno fatto di perdite dolorose e di nuove scoperte, di alluvioni e di incendi collegati all’emergenza climatica. Un anno di elezioni, anniversari, nuovi inizi e cose che non vedremo più. 

Per noi di Facta, il 2023 è stato anche e soprattutto un anno in cui tutti questi avvenimenti si sono trasformati in disinformazione e l’ennesimo in cui abbiamo fatto del nostro meglio per raccontarvi come ci si può difendere dall’insidia delle notizie false. Il 2024 è però già arrivato e abbiamo dunque pensato di stilare una lista di date da cerchiare sul calendario, così da tenere d’occhio gli eventi più esposti al rischio di manipolazione e disinformazione.

4 febbraio – Venti anni di Facebook

All’inizio del 2004 Mark Zuckerberg e un gruppo di colleghi lanciavano ufficialmente TheFacebook, la forma embrionale della piattaforma che avrebbe cambiato irrimediabilmente il nostro modo di concepire le relazioni sociali. Negli ultimi 20 anni il social network ha ospitato ogni tipo di disinformazione, ma ne è anche stato vittima: siamo certi che l’anniversario non deluderà le aspettative, regalandoci almeno qualche post su presunti “abbonamenti premium” o messaggi da postare per non perdere il controllo dei propri contenuti.

8 aprile – La grande eclissi americana 

Niente attrae la disinformazione come gli eventi astronomici, spesso interpretati come presagi di sventura, altre volte semplicemente vittime di pregiudizi antiscientifici. Nel 2024 andrà in scena quella che è già stata ribattezzata “The Great American Eclipse” – un’eclissi totale di sole visibile dagli Stati Uniti, Messico e Canada – e ciò avverrà nel pieno delle primarie che porteranno alle elezioni presidenziali americane del 2024. Serve aggiungere altro?

6 giugno – Elezioni europee

Le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo si svolgeranno dal 6 al 9 giugno 2024 e si terranno in tutti i 27 Stati membri dell’Unione europea. La tornata elettorale riguarderà una platea potenziale di 400 milioni di persone, un’occasione troppo ghiotta per la disinformazione (in particolare per quella organizzata) che potrebbe provare a ridisegnare gli equilibri della politica europea. In Italia le elezioni europee si terranno domenica 9 giugno e, come sempre, le redazioni di Facta e Pagella Politica saranno in prima linea per combattere la disinformazione.

26 luglio – Giochi olimpici di Parigi

Per la prima volta da quando esistono, i giochi olimpici estivi si terranno a meno di 4 anni di distanza dall’edizione precedente (svoltasi nel 2021 a causa della pandemia di Covid-19). Una premessa decisamente importante per quello si preannuncia come l’evento sportivo del 2024, ma che come sempre avrà ripercussioni su tutta la nostra attualità. Saranno infatti le prime Olimpiadi dall’invasione russa dell’Ucraina e dall’escalation di violenza in Medio Oriente del 2023. Tante prime volte, ma non tutte: saranno delle Olimpiadi segnate ancora una volta dalla disinformazione vaccinale, che negli ultimi anni si è specializzata nel decontestualizzare malori e cattivi momenti di forma degli sportivi. 

4 novembre – Presidenziali USA

Le presidenziali degli Stati Uniti d’America saranno semplicemente l’evento politico-mediatico del 2024. Le primarie che inizieranno nella seconda metà di gennaio sapranno indicarci, col tempo, quali candidati si confronteranno alle urne, ma intanto sembra probabile la presenza di Donald Trump, che molti sondaggi indicano come il vero favorito alla Casa Bianca. La posta in gioco è più alta che mai e i numerosi interessi geopolitici fanno temere uno scenario simile a quello del 2016, quando secondo un rapporto dell’intelligence americana il governo russo avrebbe provato a favorire Trump con attacchi informatici e campagne online.

11 novembre – Cop29 di Baku

La disinformazione climatica è stata una delle principali tendenze del 2023 e (purtroppo) ci sono buone probabilità che ciò continui a essere vero anche nel corso del 2024. Nonostante i picchi di negazionismo sul tema si presentino solitamente in concomitanza con gli eventi meteorologici estremi – e siano per questo motivo imprevedibili – esiste un avvenimento in grado si sparigliare le carte: la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. La prossima edizione della Conferenza si svolgerà a Baku, in Azerbaijan, e il dibattito rischia ancora una volta di essere compromesso dalla narrazione disinformativa messa in campo dalle lobby del fossile.

Photo credits per Mark Zuckerberg: Anurag R Dubey, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

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