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Il culto parareligioso che dall’Ucraina all’Italia diffonde disinformazione climatica e teorie apocalittiche

Fondato nel 2014 in Donbass, AllatRa ha migliaia di adepti in tutta Europa ed è molto attivo in rete

29 gennaio 2025
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Lo scorso giugno, al termine di un evento organizzato da una fondazione vaticana, Papa Francesco si ferma a scambiare due parole con i partecipanti. In una foto si vede una donna invitata, Maria Ovtytsnova, che ne approfitta per consegnare al pontefice un rapporto sui cambiamenti climatici realizzato dall’organizzazione di cui è presidente negli Stati Uniti, AllatRa.

Sembrerebbe il gesto di una persona preoccupata per le sorti del pianeta, se non fosse che AllatRa è considerata da più parti un’organizzazione parareligiosa che negli ultimi anni ha creato e divulgato online una quantità enorme di teorie pseudoscientifiche e apocalittiche sui cambiamenti climatici.

Nel documento consegnato a Papa Francesco si legge che l’aumento delle temperature del pianeta sarebbe dovuto all’inquinamento degli oceani e alla presenza di supervulcani pronti a eruttare e a far estinguere la specie umana entro il 2036.

Eppure, la soluzione secondo AllatRa sarebbe a portata di mano: l’uso di generatori di acqua atmosferica aiuterà a rimuovere le microplastiche dall’oceano, il calore proveniente dal sottosuolo e a far terminare gli eventi meteorologici estremi in un paio di anni.

Cos’è AllatRa

AllatRa nasce nel Donbass intorno al 2014 come movimento spirituale fondato dal chiropratico Igor Mikhailovich Danilov, ma nel 2023 le forze di sicurezza ucraine hanno condotto un’operazione di polizia e chiuso diverse sezioni dell’organizzazione per via dell’ambiguo orientamento pro-Putin. L’uomo è attualmente latitante.

Nel frattempo AllatRa è riuscita a svilupparsi significativamente nell’Europa orientale, soprattutto in Repubblica Ceca e Slovacchia, dove Danilov sembra essersi rifugiato. In questi stati AllatRa organizza convegni o eventi nelle scuole, affigge cartelli pubblicitari nelle strade e sembrerebbe aver sviluppato rapporti con una serie di movimenti e figure politiche provenienti dall’ambiente ultra-conservatore, pro-life e filo-russo.

In almeno un caso il movimento ha ottenuto l’appoggio di figure all’interno degli organi statali: in seguito a una sua investigazione giornalistica, nell’ottobre del 2024 la giornalista ceca Kristina Ciroková è stata oggetto in Slovacchia di un’indagine giudiziaria avviata da una procuratrice poi rivelatasi vicina ad AllatRa.

L’organizzazione ha spostato nel frattempo la sede negli Stati Uniti e sta provando a espandersi globalmente. Luigi Corvaglia, psicologo ed esperto di sette che ha studiato l’evoluzione di AllatRa e il suo arrivo in Italia, spiega a Facta che gli adepti di AllatRa nel mondo si stimano intorno ad alcune centinaia di migliaia, anche se molte cellule nazionali sono solo dei siti web gestiti da un numero ridotto di credenti.

L’ideologia di AllatRa è confusa e difficile da riassumere, visto che il movimento fa ricorso a varie teorie del complotto senza un apparente filo conduttore: quelle presentate in un video vengono sostituite da altre nel video successivo senza nessun problema. Più in generale, AllatRa può essere considerato un movimento vicino alla cospiritualità, un’ideologia alimentata dalla disillusione politica e da visioni del mondo alternative, in cui pensiero complottista e spiritualità New Age convergono.

Immagine tratta da YouTube/UNIAMO IL MONDO

Il movimento si caratterizza inoltre per l’impressionante produzione di contenuti online: si va da brevi reel a documentari, oltre a talk show in stile televisivo incentrati sui danni della società consumista, la fine del mondo e altre teorie apocalittiche. Sono ricorrenti dei video su fantomatiche civiltà aliene, la minaccia di presunte élite che controllano il mondo, la necessità di un “risveglio” dell’umanità e la convinzione che un futuro migliore e più felice sia a portata di mano. Questi contenuti vengono poi doppiati o sottotitolati in più di 60 lingue e divulgati attraverso una miriade di pagine e canali autonomi, non immediatamente riconducibili ad AllatRa.

Un’inchiesta della testata ceca Seznam Zprávy ha documentato attraverso un whistleblower che il movimento si servirebbe di un software comparabile a quelli in uso nelle troll farm russe, capace di automatizzare e facilitare la creazione e pubblicazione online di video e contenuti per i social media.

La presenza di AllatRa in Italia

AllatRa prova anche a diffondersi attraverso una sua versione più istituzionale e presentabile, Creative Society, o Società Creativa in Italia.

La strategia è quella di accreditarsi come una organizzazione scientifica preoccupata per l’emergenza climatica, senza mai però specificare apertamente le sue reali convinzioni. In questo modo AllatRa nel 2022 è riuscita a organizzare un evento online con i contributi registrati di vari scienziati climatici e politici, ma secondo le accuse di alcuni invitati gli interventi sarebbero poi stati rimontati in modo fuorviante o decontestualizzati per apparire più in linea con le teorie di AllatRa.

In Italia Società Creativa ha intervistato il vulcanologo Giuseppe Mastrolorenzo, che denuncia da tempo l’inadeguatezza dei piani di emergenza nei Campi Flegrei. «Ammetto che quando mi contattarono non feci una ricerca approfondita sul loro conto, a prima vista mi sembrava che accostassero spiritualità ad altri contenuti più seri e scientifici», racconta a Facta.

Mastrolorenzo chiarisce che la sua intervista è stata riportata correttamente, «tuttavia l’intervistatore mi fece varie domande sull’aumento dell’attività vulcanica nel mondo e la sua correlazione con eventi catastrofici imminenti, o su altre teorie presenti nei loro opuscoli, ho dovuto farne presente l’infondatezza scientifica più di una volta».

Successivamente Società Creativa ha inviato a Mastrolorenzo il video montato, senza mostrargli il contesto in cui sarebbe stato condiviso. Solo dopo la segnalazione di Facta Mastrolorenzo ha scoperto che l’intervista è stata pubblicata su YouTube all’interno di un canale apparentemente autonomo ma di fatto riconducibile ad AllatRa, in cui è presente un altro video intitolato «Il supervulcano dei Campi Flegrei sta per eruttare», inducendo l’osservatore poco attento a vedere una continuità tra i due contenuti.

«Ovviamente le tesi contenute in quel video non hanno nessuna base scientifica», chiarisce il vulcanologo.

Una forma moderna di negazionismo climatico

Società Creativa e AllatRa incarnano una versione moderna del negazionismo climatico: non minimizzano la portata dell’emergenza climatica e ne riconoscono marginalmente l’origine antropica, tuttavia quest’ultima è considerata secondaria rispetto a eventi ciclici naturali e alle radiazioni cosmiche.

I loro video sono caratterizzati dall’ampio ricorso a video di disastri naturali e fanno leva sullo spettro dell’estinzione dell’essere umano. Se da un lato questo approccio catastrofista e paralizzante fa apparire i cambiamenti climatici come un fatto ineluttabile, dall’altro il movimento ha sempre pronta una sua soluzione tecno-ottimista per risolverli: non serve l’azione politica, o installare più rinnovabili oppure interrompere l’estrazione di combustibili fossili; l’umanità verrà salvata da qualche nuova tecnologia sperimentale, ogni volta diversa.

In almeno un caso – quello del Neutrino Power Cube – AllatRa sembra aver addirittura creato una pagina aziendale con tanto di video promozionale e un fantomatico comitato scientifico, come se ci trovassimo davanti a una vera e propria startup tecnologica, ovviamente inesistente.

Immagine tratta da YouTube/Neutrino Energy Group

«La maggior parte degli adepti in Occidente è reclutata dal cavallo di Troia della Società Creativa, sono persone convinte di aver aderito a un’organizzazione interessata ai problemi climatici, non a un culto apocalittico», spiega Corvaglia.

Secondo il ricercatore, gli attivisti realmente presenti sul territorio non sarebbero moltissimi e sono soprattutto russi, ucraini e georgiani residenti in Italia. Società Creativa è stata partner della Fiera Internazionale del Libro di Brindisi del 2023, mentre il network MilanoAltruista promuove AllatRa tra le organizzazioni con cui fare volontariato, ma nel nostro Paese il movimento sembrerebbe attivo soprattutto online.

Tra le pagine direttamente riconducibili ad AllatRa e Società Creativa ci sono un account su TikTok con 35mila follower e diversi video con più di 100mila visualizzazioni, alcuni gruppi Telegram tra i 500 e i 1000 membri e dei canali YouTube con vari video da 10mila visualizzazioni. Ma nel complesso è difficile quantificare pagine, profili e canali in italiano direttamente o indirettamente collegati ad AllatRa, dato che sembrano esistere molti altri account dal seguito decisamente più modesto, con poche centinaia di visualizzazioni.

Secondo Corvaglia la strategia di creare una miriade di pagine, anche poco trafficate, è voluta. «Se il bombardamento di fake news avviene da fonti differenti, si ha  l’impressione che le informazioni siano valide e condivise, tanto più se si presentano come motivate da una sincera preoccupazione per il cambiamento climatico», prosegue lo psicologo. «Ogni loro messaggio è parte di un pulviscolo informazionale, in alcuni casi le visualizzazioni possono sembrare poche per ogni singolo account, ma se guardiamo al loro ecosistema complessivo la penetrazione potrebbe non essere poi così insignificante».

Un’inchiesta del sito investigativo ceco VSquare ha analizzato 275 account su TikTok che promuovono contenuti di AllatRa da 41 Paesi, scoprendo che complessivamente avevano pubblicato 83mila video, per un totale di due miliardi di visualizzazioni.

Corvaglia è convinto che sia ancora difficile comprendere AllatRA nella sua complessità e nelle sue reali intenzioni: «Da un lato hanno strumenti professionali da troll farm e sembrerebbero godere di finanziamenti offshore, dall’altro creano un documentario delirante di 8 ore e mezza intitolato “The Impact“, il che va contro ogni logica della propaganda efficace. È come se qualcosa ancora ci sfugga, manca sempre qualche pezzo per comprenderne l’operato».

Intanto AllatRa inizia a essere osservata con preoccupazione in alcuni Paesi dove gode di un maggiore seguito. Secondo VSquare, l’anno scorso il Ministero dell’interno slovacco ha usato Facebook per mettere in guardia sulla Creative Society e ha consigliato ai cittadini di prestare attenzione: «Ricordatevi questo logo ed evitatelo. Stiamo monitorando l’impatto di una minaccia ibrida che mostra i segni di una setta», hanno avvertito.

In copertina: il fondatore Igor Mikhailovich Danilov e due collaboratrici. Immagine da YouTube/UNIAMO IL MONDO

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