Il 6 aprile 2021 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare le informazioni contenute in un ritaglio di giornale dedicato ad uno studio scientifico co-firmato da Anthony Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Disease (l’istituto americano che si occupa di allergie e malattie infettive), sul tema dell’influenza spagnola, pandemia influenzale che uccise tra le 50 e le 100 mila persone a cavallo tra gli anni 1918 e 1920.
La parte dell’articolo evidenziata recita: «Hanno scoperto che la maggior parte delle vittime di influenza spagnola non è morta a causa dell’influenza spagnola. È morta di polmonite batterica. E la polmonite batterica è stata causata da… aspetta, aspetta… dall’indossare mascherine».
Si tratta di una notizia falsa.
Innanzitutto, il contenuto oggetto della nostra verifica non è comparso su alcuna testata, ma proviene da un post in lingua inglese pubblicato il 25 ottobre 2020 su Facebook. Il riferimento è a uno studio intitolato “Ruolo predominante della polmonite batterica come causa di morte nell’influenza pandemica: implicazioni per la preparazione all’influenza pandemica”, firmato da David Morens, Jeffrey Taubenberger e Anthony Fauci.
Secondo lo studio, gran parte dei decessi avvenuti durante la pandemia di influenza spagnola sono avvenuti a causa di polmonite batterica, perché il virus dell’influenza ha distrutto le cellule che rivestono bronchi e polmoni, creando i presupposti affinché i batteri che normalmente abitano il naso e la gola causassero la polmonite batterica.
Nella descrizione dello studio, Fauci specifica senza alcuna ambiguità come le polmoniti batteriche sono la conseguenza diretta del virus influenzale: «Le evidenze raccolte dalle analisi storiche e moderne della pandemia influenzale del 1918 delinea uno scenario in cui il danno virale seguito da polmonite batterica ha portato alla stragrande maggioranza dei decessi», si legge nel documento, «in sostanza, il virus ha sferrato il primo colpo, mentre i batteri hanno sferrato il pugno del ko».
L’articolo scientifico co-firmato da Fauci non contiene alcun riferimento alle mascherine chirurgiche e in passato avevamo giàsmentito ogni collegamento tra i dispositivi di protezione individuale e malattie respiratorie.