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Benito Mussolini non aveva previsto «l’espansionismo cinese» e il coronavirus

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20 ottobre 2020
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Lunedì 19 ottobre 2020 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare le informazioni contenute in un’immagine circolata sull’app di messaggistica istantanea, recante un testo che recita: «Attenzione al pericolo giallo. Nei prossimi decenni ci dovremo guardare dall’espansionismo cinese. Invaderanno il mondo con la loro smisurata prolificità, con i loro prodotti a basso costo e con le epidemie che coltivano al loro interno!!».

Il testo oggetto della nostra verifica attribuisce la citazione a Benito Mussolini che avrebbe pronunciato la frase nel 1927 nel corso del «discorso di saluto a Galeazzo Ciano, nominato ambasciatore a Shangai».

Si tratta di una citazione falsa.

Innanzitutto, nel 1927 Galeazzo Ciano non fu nominato ambasciatore a Shangai, ma fu inviato a Pechino come segretario di legazione – grado più basso della carriera diplomatica – alle dipendenze del ministro d’Italia – carica diplomatica che precede quella di ambasciatore – Daniele Varè. Non esiste alcuna traccia di un discorso di saluto pronunciato da Mussolini per l’occasione e peraltro non era consuetudine organizzare manifestazioni pubbliche per la partenza di un semplice segretario di legazione.

Galeazzo Ciano sarà invece nominato ambasciatore a Shangai nel maggio del 1930, pochi giorni dopo il matrimonio tra questi e la figlia del Duce, Edda Mussolini. I discorsi pubblici pronunciati da Benito Mussolini nel 1930 sono contenuti nel volume “Discorsi del 1930 di Benito Mussolini” pubblicato nel 1931 e consultabile online, ma non c’è traccia di un discorso di saluto a Galeazzo Ciano.

L’unico riferimento di Benito Mussolini alla Cina datato 1927 è invece contenuto in un passaggio del celebre «discorso dell’Ascensione», occasione in cui Mussolini teorizzò l’ostacolo posto dalle opposizioni al «funzionamento di un sano regime politico» e informò la Camera sui progressi nella lotta alla mafia. Il discorso è stato pronunciato alla Camera dei Deputati il 26 maggio 1927.

Il testo completo è disponibile nell’archivio storico della Camera e in un passaggio riferito alla Cina si legge: «Sotto la diretta sorveglianza degli organi della sanità pubblica, si sono derattizzati novemila bastimenti, cioè si sono uccisi quei roditori che portano dall’Oriente malattie contagiose: quell’Oriente donde ci vengono molte cose gentili, febbre gialla e bolscevismo…». Com’è possibile notare, nel passaggio in questione Benito Mussolini non aveva previsto «l’espansionismo cinese» né le epidemie provenienti dalla Cina, contrariamente a quanto riportato nel testo oggetto della nostra verifica.

La falsa citazione è stata portata all’attenzione dei media da Vittorio Di Battista, padre dell’ex deputato del Movimento 5 Stelle Alessandro Di Battista, che il 22 febbraio 2020 aveva pubblicato la frase sul proprio profilo Facebook presentandola come una profezia.

La citazione compare anche in un articolo de Il Giornale del 28 febbraio 2020, dal titolo: “Fake news o coincidenze? Le profezie del virus da Nostradamus (e il Duce…) fino ai Simpson”. Siamo oggi dunque in grado di sciogliere il dubbio contenuto nel titolo de Il Giornale (e non chiarito nel corpo dell’articolo): quella secondo cui Mussolini avrebbe previsto «l’espansionismo cinese» e diffuso «epidemie che coltivano al loro interno» è una notizia falsa.

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