
Il nuovo corso di Dora sulle diverse facce della disinformazione
Nel corso “Le categorie della disinformazione” proviamo a fare chiarezza nel grande mare della disinformazione, passando in rassegna le diverse forme che essa può assumere
Quando si parla di “fake news” o disinformazione non è sempre facile capire, con chiarezza, che cosa si intende con questi termini.
Ciò accade non solo perché spesso questi termini vengono usati con imprecisione, ma anche perché, di fatto, le notizie possono essere inesatte o errate in molti modi diversi: basti pensare ad un contenuto inventato, categoria della disinformazione diversa rispetto ad una notizia ambigua o data senza il necessario contesto. Oppure ad un’immagine manipolata, che si distingue da una creata con l’intelligenza artificiale o da una reale ma ormai vecchia, perché scattata diversi anni fa.
Su Dora, la nostra piattaforma di corsi on-demand, è da poco online un nuovo corso che vuole fare chiarezza nel grande mare della disinformazione, passando in rassegna le diverse forme che essa può assumere: si tratta de Le categorie della disinformazione, corso tenuto da Giovanni Zagni, direttore di Facta e Pagella Politica.
In cinque lezioni scoprirai perché definire la disinformazione non è semplice, che cos’è il clickbait e quali sono i rischi per i cittadini. Ma anche quando i grafici sono fuorvianti e come riconoscere i contenuti creati con l’intelligenza artificiale. Non solo: Zagni passerà in rassegna le diverse facce che la disinformazione può assumere, condividendo consigli utili e semplici strumenti che possono fare la differenza per orientarsi, correttamente, online e offline. Accedi a Dora e comincia il corso per scoprirne di più.
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