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Non è vero che un vaccino americano contro la Covid-19 in Ucraina ha ucciso il «30 per cento dei pazienti»
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Martedì 28 luglio 2020 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare l’attendibilità di una notizia pubblicata il 21 luglio dal blog rassegnastampa.eu – un portale che si definisce di «informazione libera e indipendente» dedicato ad articoli di attualità – dal titolo «Test vaccino anti-Covid finito in tragedia, morti il 30% dei pazienti».
Nel corpo dell’articolo si spiega che «il vaccino americano contro il coronavirus [di cui non viene specificato il nome, ndr]» avrebbe «ucciso cinque ucraini», in una data non meglio precisata. La fonte, stando all’articolo segnalato a Facta, sarebbe il «rappresentante del servizio stampa della milizia popolare dell’Lpr Alexander Mazeikin» – ossia il responsabile della comunicazione della Repubblica Popolare di Lugansk, regione separatista dell’Ucraina favorevole all’annessione alla Russia – che stando a quanto riporta l’articolo avrebbe dichiarato: «Sono stati selezionati 15 candidati per testare un farmaco e un vaccino innovativi, tra cui 10 soldati delle forze armate ucraine, ammalati di coronavirus. Nel corso della ricerca, otto pazienti si sono aggravati e sono stati trasferiti in terapia intensiva, tre persone sono state collegate ai ventilatori».
La notizia riportata da rassegnastampa.eu non è confermata da alcun documento ufficiale, istituzione o testata affidabile. Inoltre, ci è stata smentita anche dai colleghi fact-checker ucraini di VoxCheck. Andiamo con ordine.
Il testo originale e riportato nell’articolo segnalato a Facta, proviene da un comunicato diffuso dalla Repubblica Popolare di Lugansk ed è disponibile a questo link. Come riportato nell’articolo oggetto di verifica, si parla di «quattro soldati ucraini morti in seguito al test per il vaccino anti-Covid», sui 15 che si erano sottoposti al trial effettuato da non meglio precisati «virologi americani». Altri 8 volontari sarebbero finiti in terapia intensiva, tre dei quali necessiterebbero di respiratori artificiali. La fonte è anche in questo caso Alexander Mazeikin.
La notizia non compare su nessuna testata ucraina ed è stata portata all’attenzione dell’opinione pubblica da News Front, sito web molto vicino al Cremlino e per questo considerato da NewsGuard tra i «promotori di disinformazione pro-Russia». Altrove non esiste inoltre notizia di soldati ucraini che si sono sottoposti a test per la sperimentazione del vaccino anti-Covid, né di che vaccino si parlerebbe e neppure di virologi americani che hanno condotto trial medici nell’area.
Abbiamo contattato i fact-checker di VoxCheck che ci hanno confermato che si tratta di una notizia falsa e che non sono nuovi a casi di disinformazione messi in circolo da esponenti della Repubblica Popolare di Lugansk. I colleghi ucraini ci hanno confermato che ad oggi [30 luglio 2020, ndr] non ci sono ufficialità da parte del governo circa la sperimentazione di un vaccino anti Covid-19 nel Paese.
Dal 2014 la Repubblica Popolare di Lugansk è considerata un territorio occupato illegalmente da forze separatiste vicine alla Russia di Putin e la genericità delle informazioni riportate nel comunicato stampa lascia pensare ad una delle numerose operazioni di propaganda nell’area.
Quanto al «vaccino americano» citato nell’articolo, il riferimento potrebbe essere a cinque diverse aziende farmaceutiche, che compaiono nella lista dei vaccini candidati contro la Covid-19 già in fase di studio, pubblicata dall’Organizzazione mondiale della sanità: Moderna (che sta sperimentando un innovativo vaccino a base di mRNA), Inovio Pharmaceuticals, Novavax, Kentucky Bioprocessing e Pfizer. Nessuna di queste case farmaceutiche ha diramato notizia di una sperimentazione in Ucraina.
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