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La pandemia di aviaria non c’è ancora, ma complottisti e antivaccinisti sono già all’opera

Sui social stanno circolando teorie del complotto che parlano di una pandemia pianificata per danneggiare Donald Trump

19 dicembre 2024
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Donald Trump entrerà ufficialmente in carica il prossimo 20 gennaio, ma già adesso stanno circolando sui social teorie del complotto su presunti piani del «Deep State» – lo «stato profondo», un’espressione che nel gergo cospirazionista statunitense racchiude qualsiasi oppositore del presidente eletto – per ostacolarlo e mettergli i bastoni tra le ruote.

Secondo una di queste teorie, i nemici di Trump starebbero addirittura architettando a tavolino una nuova pandemia.

La speculazione infondata ricicla narrazioni già viste durante la fase più acuta della pandemia di Covid-19, e si basa su affermazioni distorte e decontestualizzate del dottor Peter Hotez – un pediatra che da tempo è nel mirino di antivaccinisti e complottisti per la sua opera di contrasto alla disinformazione scientifica.

In un’intervista con l’emittente televisiva MSNBC, andata in onda lo scorso 4 dicembre, il medico ha parlato dei rischi a livello di malattie infettive che potrebbe affrontare la prossima amministrazione.

«C’è qualcosa di grosso che bolle in pentola», ha detto Hotez riferendosi all’influenza aviaria, alle varianti del Covid-19 e altre malattie virali. «Di questo se ne dovrà occupare la prossima amministrazione Trump, e servirà una squadra molto, molto competente».

Questa osservazione, per l’appunto, è stata interpretata da alcuni influencer complottisti come una specie di intimidazione. Come ha riportato la giornalista Anna Merlan su Mother Jones, Alex Jones di InfoWars ha detto che Hotez ha cercato di «minacciare» gli americani con «altri vaccini obbligatori, altri lockdown e altre misure tiranniche».

Anche il regista Mikki Willis – autore del documentario antivaccinista Plandemic che diventò virale nella primavera del 2020 – ha parlato di «minacce» e del rischio di nuove restrizioni sanitarie.

Su X, molti account con la spunta blu a pagamento hanno affermato che il 21 gennaio – il giorno successivo all’inaugurazione di Trump – «saranno rilasciati diversi virus» per colpire la popolazione statunitense.

Approfittando della polemica, il sito di pseudoscienza Natural News ha rilanciato integratori a base di argento colloidale (una sostanza che le autorità sanitarie di diversi Paesi ritengono inefficace e insicura) e audioguide a pagamento su come «sopravvivere» al «Grande Reset» – una teoria del complotto secondo cui la pandemia di Covid-19 sarebbe stata il pretesto per instaurare una dittatura tecno-sanitaria su scala globale.

Il rischio effettivo di una pandemia di influenza aviaria

Pur essendo infondate, queste teorie si basano comunque su un nucleo di verità: l’influenza aviaria, in particolare il virus H5N1, è effettivamente un possibile candidato per una prossima pandemia.

La comunità scientifica – come aveva scritto Antonio Scalari qui su Facta – la tiene occhio da anni, e gli sviluppi recenti stanno facendo crescere l’attenzione.

Il 18 dicembre del 2024 i Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDC, l’equivalente statunitense del nostro Istituto superiore di sanità) hanno confermato il primo caso grave di aviaria negli Stati Uniti.

Il paziente è stato ricoverato in un ospedale nello Stato della Louisiana dopo essere stato esposto a uccelli malati e morti in allevamenti di cortile. Da aprile del 2024 sono stati segnalati 61 casi umani di aviaria nel Paese.

In una nota ufficiale i CDC hanno precisato che «un caso sporadico di malattia grave da influenza aviaria H5N1 in una persona non è inaspettato», aggiungendo che «questo caso non modifica la valutazione complessiva del rischio immediato per la salute pubblica derivante dall’influenza aviaria H5N1, che rimane basso».

Finora, prosegue la nota, «non è stata rilevata alcuna diffusione da persona a persona dell’influenza aviaria». Tuttavia, un recente articolo scientifico pubblicato sulla rivista Science sostiene che basta una singola mutazione della variante trovata nei bovini affinché il virus si trasmetta da uomo a uomo.

Sempre il 18 dicembre, la California ha dichiarato lo stato d’emergenza per l’epidemia di aviaria nei bovini da latte. Il dipartimento dell’agricoltura ha comunicato di aver trovato il virus in 645 caseifici, la metà dei quali solo nell’ultimo mese.

Al di là degli Stati Uniti, la diffusione di H5N1 a livello globale tra un numero sempre maggiore di specie alza sensibilmente il livello di rischio. Come ha scritto la virologa Isabella Eckerle su X, «questo virus non scomparirà da solo» e anzi «continuerà a diffondersi e diventerà sempre meno controllabile».

In altre parole, «la finestra di opportunità» per intervenire ed evitare conseguenze gravi «si sta chiudendo piuttosto in fretta».

Una teoria del complotto preventiva per difendereTrump

La comunità scientifica è preoccupata dalla risposta tardiva e inadeguata delle autorità sanitarie statunitensi, specialmente per quanto riguarda la condivisione dei dati e il tracciamento dei casi.

Con ogni probabilità questa situazione è destinata ad aggravarsi con l’amministrazione Trump, che a partire dal presidente eletto sarà contraddistinta da atteggiamenti antiscientifici e antivaccinisti – esattamente come lo è stata nel recente passato.

Durante la pandemia di Covid-19 lo stesso Trump ha diffuso teorie pseudoscientifiche, contestato le misure di sanità pubblica, promosso rimedi dannosi come l’idrossiclorochina e attaccato ferocemente medici e scienziati – su tutti Anthony Fauci, l’immunologo che ha guidato la task force anti-coronavirus della Casa Bianca.

La disastrosa gestione dell’emergenza da parte di Trump è costata caro agli statunitensi: secondo uno studio pubblicato nel 2021 su The Lancet, il Paese avrebbe potuto evitare il 40 per cento delle morti per Covid-19.

Le scelte fatte finora in tema di sanità sono decisamente più estreme e controverse rispetto al primo mandato.

Trump vuole nominare a capo dei CDC Dave Weldon, un ex deputato antiabortista che ha promosso la falsa correlazione tra vaccini e autismo. E soprattutto, ha designato a capo del dipartimento alla salute Robert Kennedy Jr. – uno dei più noti antivaccinisti e diffusori di teorie pseudoscientifiche al mondo.

Oltre a prendersela con i vaccini Kennedy Jr. è anche un fautore del consumo di latte non pastorizzato, una pratica che è diventata un vessillo del mondo MAGA (la destra trumpiana) nonostante sia estremamente pericolosa dal punto di vista igienico e sanitario. Proprio nelle ultime settimane, inoltre, è stata confermata la presenza di H5N1 nel latte bovino crudo.

Nel corso della campagna elettorale Kennedy Jr. aveva poi promesso di smantellare gran parte delle agenzie federali sanitarie – tra cui quelle che si occupano di studiare le malattie infettive – e di rimpiazzare i funzionari con persone più aderenti alla sua linea.

Stando a un articolo del New York Times, la persona che lo sta aiutando a selezionare il personale del dipartimento è l’avvocato Aaron Siri, che ha chiesto la sospensione della somministrazione del vaccino contro la poliomielite, una gravissima malattia infettiva praticamente scomparsa negli Stati Uniti proprio grazie al vaccino.

Le teorie del complotto preventive sulla pandemia di aviaria sono una sorta di prebunking all’incontrario, volto a inoculare disinformazione su un evento futuro che potrebbe anche non realizzarsi.

In più, servono a difendere Trump e le sue nomine capovolgendo la realtà: a differenza di quanto auspicato dal dottor Hotez, la prossima amministrazione non sembra essere minimamente pronta a gestire una reale emergenza sanitaria. E le conseguenze potrebbero andare ben al di là dei confini degli Stati Uniti.

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