Donald Trump entrerà ufficialmente in carica il prossimo 20 gennaio, ma già adesso stanno circolando sui social teorie del complotto su presunti piani del «Deep State» – lo «stato profondo», un’espressione che nel gergo cospirazionista statunitense racchiude qualsiasi oppositore del presidente eletto – per ostacolarlo e mettergli i bastoni tra le ruote.
Secondo una di queste teorie, i nemici di Trump starebbero addirittura architettando a tavolino una nuova pandemia.
La speculazione infondata ricicla narrazioni già viste durante la fase più acuta della pandemia di Covid-19, e si basa su affermazioni distorte e decontestualizzate del dottor Peter Hotez – un pediatra che da tempo è nel mirino di antivaccinisti e complottisti per la sua opera di contrasto alla disinformazione scientifica.
In un’intervista con l’emittente televisiva MSNBC, andata in onda lo scorso 4 dicembre, il medico ha parlato dei rischi a livello di malattie infettive che potrebbe affrontare la prossima amministrazione.
«C’è qualcosa di grosso che bolle in pentola», ha detto Hotez riferendosi all’influenza aviaria, alle varianti del Covid-19 e altre malattie virali. «Di questo se ne dovrà occupare la prossima amministrazione Trump, e servirà una squadra molto, molto competente».
Questa osservazione, per l’appunto, è stata interpretata da alcuni influencer complottisti come una specie di intimidazione. Come ha riportato la giornalista Anna Merlan su Mother Jones, Alex Jones di InfoWars ha detto che Hotez ha cercato di «minacciare» gli americani con «altri vaccini obbligatori, altri lockdown e altre misure tiranniche».
Anche il regista Mikki Willis – autore del documentario antivaccinista Plandemic che diventò virale nella primavera del 2020 – ha parlato di «minacce» e del rischio di nuove restrizioni sanitarie.
Su X, molti account con la spunta blu a pagamento hanno affermato che il 21 gennaio – il giorno successivo all’inaugurazione di Trump – «saranno rilasciati diversi virus» per colpire la popolazione statunitense.
Approfittando della polemica, il sito di pseudoscienza Natural News ha rilanciato integratori a base di argento colloidale (una sostanza che le autorità sanitarie di diversi Paesi ritengono inefficace e insicura) e audioguide a pagamento su come «sopravvivere» al «Grande Reset» – una teoria del complotto secondo cui la pandemia di Covid-19 sarebbe stata il pretesto per instaurare una dittatura tecno-sanitaria su scala globale.
Il rischio effettivo di una pandemia di influenza aviaria
Pur essendo infondate, queste teorie si basano comunque su un nucleo di verità: l’influenza aviaria, in particolare il virus H5N1, è effettivamente un possibile candidato per una prossima pandemia.
La comunità scientifica – come aveva scritto Antonio Scalari qui su Facta – la tiene occhio da anni, e gli sviluppi recenti stanno facendo crescere l’attenzione.
Il 18 dicembre del 2024 i Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDC, l’equivalente statunitense del nostro Istituto superiore di sanità) hanno confermato il primo caso grave di aviaria negli Stati Uniti.
Il paziente è stato ricoverato in un ospedale nello Stato della Louisiana dopo essere stato esposto a uccelli malati e morti in allevamenti di cortile. Da aprile del 2024 sono stati segnalati 61 casi umani di aviaria nel Paese.
In una nota ufficiale i CDC hanno precisato che «un caso sporadico di malattia grave da influenza aviaria H5N1 in una persona non è inaspettato», aggiungendo che «questo caso non modifica la valutazione complessiva del rischio immediato per la salute pubblica derivante dall’influenza aviaria H5N1, che rimane basso».