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Com’è nata la falsa notizia dell’arresto cardiaco di Vladimir Putin

La storia, senza prove, è stata diffusa dal Telegram General SVR, ma il Cremlino è intervenuto per smentirla

25 ottobre 2023
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A partire da lunedì 23 ottobre diverse testate giornalistiche nazionali e internazionali hanno diffuso la notizia secondo cui la sera precedente il presidente della Russia Vladimir Putin avrebbe avuto un arresto cardiaco.

Lo stesso giorno l’informazione è iniziata a circolare anche sui social media, dove vari utenti si sono divisi tra coloro che hanno rilanciato e ribadito l’importanza storica dell’avvenimento, e coloro che invece hanno messo in dubbio la veridicità dell’accaduto, commentando in alcuni casi la situazione con ironia.

Non è la prima volta che la salute di Putin è oggetto di notizie e di speculazioni. In particolar modo dopo l’invasione russa dell’Ucraina del febbraio 2022, sia sui media che sui social network sono circolate voci secondo cui, per esempio, il presidente si fosse rotto il coccige cadendo dalle scale, o che soffrisse del morbo di Parkinson. Per validare tali rumor è stata spesso teorizzata l’esistenza di sosia del presidente russo, che lo sostituirebbero nelle occasioni pubbliche durante i periodi di malattia.

Tutte le notizie di presunti malesseri fisici, compreso l’attacco cardiaco di domenica scorso, però, non hanno mai trovato conferma.

La fonte originale
La prima fonte a riportare il presunto malore cardiaco è stato il canale Telegram Генерал СВР (General SVR) che, con un messaggio inviato la sera di domenica 22 ottobre, ha annunciato che «Putin è andato in arresto cardiaco questa notte». Secondo la versione più dettagliata del giorno seguente, diffusa sempre dallo stesso canale, il presidente sarebbe stato trovato disteso a terra nella sua camera da letto dagli agenti di sicurezza in servizio, che avrebbero prontamente avvisato i medici presenti nella residenza di Putin, i quali sarebbero riusciti a rianimarlo. Le condizioni del presidente, si legge ancora nei vari messaggi Telegram inviati da General SVR, si sarebbero stabilizzate, ma il presidente si troverebbe in terapia intensiva e la sua salute sarebbe comunque a rischio.

Sempre secondo General SVR, negli ultimi tempi non era Putin a presenziare agli eventi ufficiali, come la visita a metà ottobre al presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping, ma un suo sosia. Questi, stando al canale Telegram, sarebbe controllato da un gruppo di persone della cerchia ristretta di Putin, incaricato di decidere anche come gestire la controfigura in caso di morte del presidente.

Cos’è General SVR
Nei vari messaggi inviati da General SVR, che raggruppa oltre 370 mila iscritti, non è mai stato chiarito da dove provenissero le varie informazioni, e diverse testate hanno preso per vero quanto riportato, senza verificare l’autenticità della notizia. Questo canale Telegram è spesso usato da alcuni media come fonte primaria e affidabile per riprendere le notizie sulle condizioni di salute di Putin. Il Corriere della Sera lo definisce come un canale di «fantapolitica» con «intento satirico, più che informativo».

In base a quanto ricostruito dal sito di notizie statunitense Insider – e al nome stesso del canale Telegram – il canale Telegram General SVR è nato nel 2020 ed è stato creato da un gruppo di persone che si presentano come ex e attuali funzionari dei servizi segreti esteri russi (SVR), con accesso diretto a Putin e al suo staff. Esperti di media russi, sempre contattati da Insider, hanno però smentito questo particolare e hanno definito il canale come una fonte poco affidabile. Aric Toler, giornalista investigativo del New York Times, in passato ha suggerito di ignorare qualsiasi informazione che derivi da quell’account.

La smentita del Cremlino
Anche in questo caso il presunto malessere cardiaco che avrebbe colpito Vladimir Putin è stato smentito. «Parlare dei problemi di salute di Vladimir Putin è una fandonia», ha commentato Dmitry Peskov, addetto stampa del presidente della Russia a Ria.ru, l’agenzia di notizie di Stato russa, in merito alle notizie sullo stato di salute di Putin. «Lui sta bene», ha precisato Peskov.

Per smentire la diceria, poche ore dopo la pubblicazione del post il governo russo ha pubblicato sul proprio sito web alcune foto e video di Putin, che nella giornata di lunedì 23 ottobre è stato impegnato in una conversazione telefonica con il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva.

Per quanto riguarda il presunto sosia che avrebbe sostituito Putin nelle visite ufficiali, poi, Dmitry Peskov ha precisato che «non ci sono sosia quando si tratta di lavoro. Queste voci rientrano nella categoria delle assurde false informazioni diffuse dai media e su cui si discute con invidiabile tenacia».

In passato Vladimir Putin, durante un’intervista all’agenzia di stampa russa Tass, aveva dichiarato che gli erano state proposte controfigure, ma che lui aveva rifiutato l’offerta.

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