Martedì 10 novembre 2020 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare le informazioni contenute in un post pubblicato su Facebook il 9 novembre 2020.
Il post oggetto della nostra verifica contiene l’immagine di un infermiere che attua su un manichino la procedura utilizzata per somministrare ossigeno attraverso un respiratore artificiale e un testo che recita: «…se ingrandisci vedi che l’intubato è un manichino guarda l’attaccatura dei capelli sono disegnati, basta ingrandire l’immagine».
La stessa immagine è circolata anche su WhatsApp, diffusa come presunta prova dell’utilizzo di attori sui media al posto di pazienti affetti da Covid-19.
Ma nessuno – se non chi ha diffuso l’immagine – ha provato a spacciare quel manichino per un vero paziente.
Innanzitutto, quello ritratto nell’immagine è realmente un manichino. Il fotogramma è comparso il 31 marzo 2020 in un servizio dell’emittente televisiva britannica Channel 4 (qui dal minuto 2’45’’). L’immagine del manichino serviva a illustrare una frase del servizio che diceva: «Il governatore di New York oggi ha pregato il presidente Trump di inviare subito aiuti, aggiungendo di essere stato costretto ad acquistare respiratori artificiali dalla Cina».
L’immagine aveva dunque il solo scopo di mostrare la macchina utilizzata per la respirazione artificiale ed è stata filmata durata una sessione di formazione al Rush University Medical Center di Chicago (Stati Uniti), come si legge sul badge dell’infermiere visibile al minuto 2’41’’. Lo stesso servizio non cerca in alcun modo di spacciare il manichino per un paziente Covid.
Come spiega il sito web di fact-checking Lead Stories, la scelta dell’emittente potrebbe essere dovuta a motivi di privacy, dal momento che filmare un manichino comporta meno autorizzazioni (e più sicurezza per il paziente) rispetto al filmato di un paziente reale.