La collaborazione con Mason dona prestigio al gruppo e attira reclute. In poco tempo i membri effettivi arrivano a circa un centinaio, distribuiti su una ventina di cellule in più di venti Stati.
Fuori dagli USA si formano divisioni autonome: tra queste spiccano la Sonnenkrieg Division nel Regno Unito, la Scrofa Division nei Paesi Bassi, la Antipodean Resistance in Australia e la Atomwaffen Deutschland in Germania.
La struttura interna dell’AWD è decentralizzata e diffusa. Chi vuole agire, da solo o in gruppo, non deve chiedere l’autorizzazione a nessuno. Del resto, come ha scritto un militante in una chat criptata, «la politica è inutile; la rivoluzione è necessaria».
Lo spontaneismo predicato da Mason e dai suoi seguaci si traduce in una sfilza di reati: dalla pianificazione di attentati contro le centrali elettriche fino all’omicidio. L’FBI ne attribuisce al gruppo almeno cinque, tra cui quello di Blaze Bernstein – un ragazzo omosessuale ed ebreo di diciannove anni, ucciso a coltellate nel 2018 dal membro dell’AWD Samuel Woodward.
All’inizio del marzo 2020, a seguito di un’altra ondata di arresti da parte della polizia federale, il dipartimento di Stato degli USA valuta l’inserimento dell’Atomwaffen Division nella lista delle organizzazioni terroristiche. Sarebbe una decisione dalle implicazioni storiche: nessun gruppo neonazista è mai finito in quella lista.
Ma è la stessa AWD a scongiurare quest’eventualità. In un messaggio audio rilasciato il 9 marzo, James Mason ufficializza lo scioglimento del gruppo. Un’inchiesta della testata VICE svela però che una parte dell’AWD è entrata in clandestinità, cambiando il nome in National Socialist Order («Ordine nazionalsocialista»).
Lo stesso Mason, in un’intervista con il quotidiano tedesco Die Zeit, confessa che «una sigla può sciogliersi o essere bandita: non importa, basta scegliersene un’altra. È un po’ come cambiare le mutande».
Il «Terrorgram» e la «santificazione» dei terroristi di estrema destra
La Atomwaffen Division non è l’unica formazione a diffondere le teorie di Mason o le idee accelerazioniste.
Una delle più note è The Base («La base»), fondata nell’estate del 2018 da Rinaldo Nazzaro, ex analista del dipartimento per la sicurezza interna ed ex contractor del Pentagono che dal 2017 vive in Russia.
Similmente alla AWD, anche The Base è composta da piccole cellule e singoli individui che godono di un’ampia autonomia operativa, fanno proselitismo online e non rispondono a logiche gerarchiche. L’FBI ha aperto diverse inchieste sul gruppo, arrestando alcuni militanti che erano pronti a commettere stragi negli Stati Uniti. The Base figura nella lista delle organizzazioni terroristiche in Canada, Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda e Unione Europea.
Al di là dei gruppi più o meno organizzati, la costellazione accelerazionista è attiva soprattutto sul cosiddetto «Terrorgram» – una parola composta da «terrore» e «Telegram».
Secondo la descrizione fatta dai ricercatori Matthew Kriner e Bjørn Ihler sul sito del centro di ricerca Global Network on Extremism and Technology, si tratta di una «rete informale di canali e account personali su Telegram che aderiscono all’accelerazionismo militante» e lo promuovono «tramite manuali su come commettere atti terroristici», libri, manifesti e un vasto apparato iconografico e audiovisivo.
Uno degli aspetti più caratterizzanti, e al contempo più lugubri, della propaganda accelerazionista è la «santificazione» dei terroristi di estrema destra.
Nei canali del «Terrorgram» circola infatti parecchio materiale a tema, tra cui il «calendario dei santi», dove sono segnate le date degli attentati; documentari agiografici sulle «opere», cioè le stragi, di ben centocinque «santi»; e illustrazioni elogiative di ogni tipo.
Gli attentatori più riveriti sono Anders Behring Breivik e Brenton Tarrant. In una specie di santino, il volto del terrorista norvegese è circondato da un’aureola; in un’altra immagine lo si vede bardato di una luccicante armatura da cavaliere, intento a crivellare gli «invasori» con un fucile mitragliatore.
L’attentatore di Christchurch è spesso raffigurato come una sorta di Cristo neonazista. In un’illustrazione è inserito in una vetrata religiosa sormontata dal Sonnenrad e dal motto delle crociate «Deus vult» («Dio lo vuole»).
In un’altra, dallo stile vagamente rinascimentale, compare con l’elmetto, la GoPro e un’aureola: una mano regge due amuleti, sempre con il Sonnenrad e la croce celtica; l’altra stringe il fucile ricoperto di scritte e il suo manifesto-Vangelo.